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TRA LA NATURA SUBLIME E IL DESIGN

Abbiamo visitato la quinta edizione del Lake Como Design Festival 2023 intitolata Naturalis Historia, e abbiamo avuto modo di conoscere la galleria nomade di collectible design MOVIMENTO che, in linea con il concept del festival, ha esibito tredici designer e brand, collegandoli tra loro attraverso la tematica del sublime di Edmund Burke, intitolando l’istallazione Blue Flower

 

Qual è il fil rouge che intercorre tra natura e design? In occasione della sua quinta edizione, Lake Como Design Festival 2023, ha portato nella storica cornice di Villa Olmo a Como durante il mese di settembre, l’osservazione della natura come veicolo imprescindibile di arte e bellezza. “Naturalis Historia” è il titolo di questo appuntamento, ispirato all’omonima opera di Plinio il Vecchio. La selezione di design contemporaneo, quest’anno curata da Giovanna Massoni, ha aperto un dialogo diretto tra ancestrale e futuro prossimo, tra pratiche di fabbricazione vernacolari e dematerializzazioni tecnologiche, tra materie organiche e nuovi materiali bio-compositi, tra processi di riuso e scenari futuri dove i nostri rifiuti diventano fossili. La visione di design come esercizio anti-disciplinare consiste nel ricercare le connessioni tra ciò che è umano e ciò che non lo è, un processo creativo che vede al suo interno materiali, strumenti, ambiente e natura, un continuo scambio costruttivo e permanente attraverso il tempo e lo spazio.

Durante il Festival abbiamo avuto il piacere di incontrare, nella Sala Musica di Villa Olmo, MOVIMENTO, progetto a cura di Artefatto Design Studi, con la mostra The Blue Flower.

Nata da un’idea innovativa e avanguardista, MOVIMENTO è una galleria nomade di collectible design che rappresenta designer e artisti emergenti, nonché una piattaforma fisica e online in cui gli appassionati di design, i collezionisti, gli architetti, gli interior designer e i galleristi possono scoprire e acquistare proposte di design provenienti da tutto il mondo. Progetto lanciato nel 2020 con un’istallazione sulla realtà virtuale, la mostra, presentata al Lake Como Design Festival, si ispira al filosofo romantico Edmund Burke che basa la sua produzione letteraria sulla differenza tra bello, ovvero esteticamente gradevole, e sublime, ovvero quel che ha il potere di distruggerci, come la natura appunto. I tredici designer e brand nazionali e internazionali proposti utilizzano materiali in completo contrasto con le forme attribuite ad ogni singolo pezzo. Il fiore blu, dal titolo dell’istallazione, in natura, è simbolo di rarità,  che riscontriamo ad esempio nell’opera di Juliana Maurer, in A walk in the forest Vas, che rappresenta dei vasi, appunto, creati con della porcellana dalle sembianze coralline. Scorgendo tra le opere notiamo il pezzo di Pablo Octavio, Lapis Lazuli, una seduta dalle irregolarità rocciose ma con consistenza morbida, prodotta in gomma. La lampada di Henry Baumann, intitolata Stool23, invece, è interamente prodotta in resina e ottone, levigata e dalle forme rotondeggianti come fosse composta da ciottoli rosati. ICED di Heike Buchfelder racchiude il senso di pericolo e bellezza, proponendo un oggetto d’arredamento simile ad un tavolino creato in vetro ottico non levigato: appare tagliente, composto da grosse schegge trasparenti.

Ogni opera compone, nell’insieme, un mosaico di geometrie armoniose e variegate poste su un tappeto in moquette verde lime a contrasto con la Sala Musica di Villa Olmo, classica e dai colori pastello.

La ricerca e l’accuratezza con cui ogni spazio di Villa Olmo è stato allestito ci ricorda quanto sia sorprendente scavare tra i meandri delle nuove frontiere del design in continua evoluzione, tra materiali classici e innovativi, tra ciò che è stato e ciò che sarà.

 

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