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Ecco la scarpa realizzata con soli 7 materiali naturali e rinnovabili

Saucony Originals - Jazz Court - scarpa senza plastica

Realizzare una scarpa senza plastica è possibile? Assolutamente sì. Ne un esempio l’ultimo esemplare della famiglia Saucony Originals, costituita sa soli 7 materiali naturali e rinnovabili.

Saucony Originals - Jazz Court - scarpa senza plastica

Saucony Originals – Jazz Court – scarpa senza plastica

Cotone. Iuta. Lana. Gomma. Legna. Gardenia. Barbabietola. La nuova Jazz Court RFG è la scarpa senza plastica di Saucony Originals, contiene infatti solo questi materiali. Non contiene nessun derivato del petrolio. Certo non durerà per sempre, ed è proprio questo lo scopo della scarpa. In questo modo il marchio trasmette il suo impegno nei confronti del pianta: lasciare un’impronta più leggera scegliendo con cura i materiali e i processi per continuare a creare le migliori sneakers possibili con il minor impatto ambientale.

Jazz Court RFG è frutto di anni di ricerca; il risultato di un impegno preso da tempo nei confronti della natura e dell’uomo. E oggi è pronta a svelarsi nella sua veste: tecnica classica con produzione moderna, vecchia scuola che sceglie metodi naturali. Come spiga il marchio, ha da poco debuttato la prima release in cotone grezzo cui seguiranno una versione grigio scura e una verde.

RFG è l’acronimo di Run For Good il motto di Saucony: un invito alle persone di tutto il mondo a unirsi per rendere il mondo un posto migliore attraverso il potere di trasformazione della corsa; un potere che colma il divario tra chi siamo e chi vogliamo essere.

Scegliendo di chiamare il nuovo modello RFG lo statement è ancora più forte: il mondo sarà un posto migliore anche grazie a piccoli grandi passi compiuti per lasciare “a lighter footprint, for the good of the planet”. Tanti i dettagli a fare la differenza in questo cambiamento: i fiori di gardenia sono stati utilizzati per la tintura blu della fodera del colletto, il succo di barbabietola per stampare le informazioni sulla taglia nel sottopiede.

La vernice è stata sostituita da una miscela di farina e acqua per contrassegnare i punti di cucitura mentre il gesso è servito a contrassegnare e allineare tomaia e intersuola. Una vera cucitura laterale, infine, unisce la tomaia all’intersuola senza l’uso di adesivi sintetici. Naturalmente anche il packaging è stato studiato per lasciare il minor impatto possibile: carta e cartoni utilizzati sono al 100% riciclati mentre l’inchiostro tradizionale è sostituito da uno a base di soia.

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