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OSCAR 2024: tra Emma Stone e Oppenheimer

Oppenheimer di Christopher Nolan trionfa ufficialmente durante la 96esima edizione degli Academy Award con ben sette statuette su tredici nomination, vincendo come miglior film, miglior regia, il miglior attore protagonista e il miglior attore non protagonista. Ad emozionare la platea e il pubblico a casa ci ha pensato Emma Stone che, con stupore, ritira il suo premio come migliore attrice protagonista per Povere Creature, passando alla storia insieme ad altre celebri attrici, per aver vinto il suo secondo Oscar, a soli trentacinque anni, dopo La La Land nel 2017.

La serata si è conclusa con un po’ di politica. Il presentatore della serata Jimmy Kimmel ha risposto alle critiche di Trump sulla sua conduzione. Leggendo una serie di passaggi del post pubblicato su Truth dal tycoon, in cui aveva definito Kimmel «il peggiore conduttore» agli Oscar, il comico ha replicato: «Grazie per aver seguito la serata, sono sorpreso che lei sia ancora in piedi, non è tardi in prigione?». La battuta ha scatenato l’applauso degli ospiti al Dolby Theatre di Hollywood. Non ce l’ha fatta invece Io capitano di Matteo Garrone, battuto da La Zona di Interesse nella corsa per il miglior film straniero. Durante la serata Ryan Gosling ha cantato I’m Just Ken con una coreografia di ballerini in stile Vecchia Hollywood, mentre Andrea Bocelli con il figlio Matteo ha cantato Con te partirò nel segmento In Memoriam.

I premi

Ecco la lista completa dei premi:

  • Miglior film: Oppenheimer (statuette ai produttori Emma Thomas, Charles Roven e Christopher Nolan);
  • Miglior regia: Christopher Nolan per Oppenheimer
  • Migliore attore: Cillian Murphy per Oppenheimer di Christopher Nolan
  • Migliore attrice: Emma Stone per Povere Creature! di Yorgos Lantimos
  • Migliore attore non protagonista: Robert Downey jr per Oppenheimer
  • Migliore attrice non protagonista: Da’Vine Joy Randolph per The Holdovers – Lezioni di vita
  • Miglior film internazionale: La zona di interesse di Jonathan Glazer
  • Miglior film d’animazione: Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki
  • Miglior documentario: 20 giorni a Mariupol di Mstyslav Chernov, Michelle Mizner e Raney Aronson-Rath.
  • Migliore fotografia: Hoyte van Hoytema per Oppenheimer – Migliori costumi: Holly Waddington per Povere Creature!
  • Miglior montaggio: Jennifer Lame per Oppenheimer
  • Miglior makeup e hairstyling: Nadia Stacey, Mark Coulier e Josh Weston per Povere Creature!
  • Migliore colonna sonora: Ludwig Göransson per Oppenheimer
  • Migliore canzone originale: What was I made for? da Barbie, music e lyric di Billie Eilish e Finneas O’Connell
  • Migliore scenografia: James Price e Shona Heath; Set Decoration, Zsuzsa Mihalek per Povere Creature!
  • Miglior sonoro: Tarn Willers e Johnnie Burn per La zona di interesse
  • Migliore sceneggiatura non originale: American Fiction adattata per lo schermo da Cord Jefferson – Migliore sceneggiatura originale: Anatomia di una caduta, scritta da Justine Triet e Arthur Harari
  • Migliori effetti speciali: Takashi Yamazaki, Kiyoko Shibuya, Masaki Takahashi e Tatsuji Nojima per Godzilla Minus One
  • Miglior corto d’animazione: War is over! di Dave Mullins e Brad Booker
  • Miglior corto live action: The wonderful story of Henry Sugar di Wes Anderson e Steven Rales
  • Miglior corto documentario: The last repair shop di Ben Proudfoot e Kris Bowers.

 

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