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Ci lascia uno dei più grandi artisti italiani, il fotografo Giovanni Gastel

Giovanni Gastel

Avrebbe compiuto 66 anni a dicembre, ci lascia uno dei più grandi artisti italiani, il fotografo Giovanni Gastel.

Giovanni Gastel

Muore a Milano, nell’ospedale allestito in Fiera – per complicanze legate al Covid – il maestro della fotografia Giovanni Gastel. Lui che aveva deciso di essere semplicemente se stesso, lascia un immenso patrimonio culturale costruito con la fotografia e le immagini di alcuni dei personaggi più famosi, potenti e interessanti del mondo, ritratti rigorosamente in bianco e nero.

Barack Obama, Beve Vio, Monica Bellucci, Vasco Rossi, Chiara Ferragni… sono solo alcuni dei personaggi ritratti da Giovanni Gastel e che lo stesso fotografo ci aveva mostrato al MAXXI di Roma pochi mesi fa, in occasione della retrospettiva The People I Like. Stimato e apprezzato a livello internazionale, Gastel ci lascia per complicanze causate dall’infezione da Covid-19. Il maestro era ricoverato da giorni nella sua amata Milano, città in cui era nato il 27 dicembre del 1955.

Un uomo a cui piacevano le persone e che era in grado di raccontarle tramite la luce, non solo quella del set, ma lasciando uscire da ognuno la luce dell’anima per poi immortalarne l’essenza.

«Fotografare è una necessità e non un lavoro. Rendere eterno un “incontro” tra due anime, mi incanta e mi fa sentire parte di un tutto. Da queste foto, a volte, escono delle emozioni inattese, di grande profondità. Il mio lavoro è  cristallizzare queste emozioni, trasformarle in opera, renderle icone.

Quello di Gastel è stato un percorso iniziato da giovanissimo. Ha venduto la sua prima fotografia a 17 anni. Ultimo di 7 figli e nipote del celebre Luchino Visconti, dopo una lunga gavetta, negli anni Ottanta comincia a collaborare con le più importanti riviste di moda. Firmando poi campagne per i brand più importanti come Versace, Missoni, Trussardi, Krizia, Ferragamo, Dior.

Nel 1997 la prima grande mostra curata dal celebre Germano Celant. Alla fine degli Novanta la svolta. Gastel dedica il suo interesse maggiore verso la fotografia artistica per scoprire poi la sconfinata passione per la ritrattistica in bianco e nero.

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