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“Il caos dentro”. A Milano la mostra omaggio a Frida Kahlo

Frida Kahlo Milano mostra "Il caos dentro"

“Il caos dentro”, da ottobre una grande mostra alla Fabbrica del Vapore a Milano celebra Frida Kahlo, una delle artiste messicane tra più amate del XX secolo.

Frida Kahlo Milano mostra "Il caos dentro"

 

Ha fatto della sua vita tormentata, della Rivoluzione Messicana e del folclore popolare l’asse portante della sua arte. Pittrice amata e stimata è stata la prima donna latinoamericana ad essere ritratta su un francobollo degli Stati Uniti emesso per la prima volta il 21 giugno del 2001. Celebrata in pellicole di successo tra cui “Frida” uscito nel 2002 e interpretato da Salma Hayek. Scomparsa il 13 luglio 1954 lascia in eredità al mondo opere intense, cariche di simbolismi personali, raccontando il suo stato interiore e il suo modo di percepire la relazione con il pianeta. Quasi tutte le sue opere includono tra i soggetti un bambino, sua personificazione.

Apre il 10 ottobre a Milano negli spazi della Fabbrica del Vapore la mostra Frida Kahlo Il caos dentro, un percorso sensoriale altamente tecnologico e spettacolare che immerge il visitatore nella vita della grande artista messicana, esplorandone la dimensione artistica, umana, spirituale.

La mostra curata da Antonio Arèvalo, Alejandra Matiz, Milagros Ancheita e Maria Rosso, rappresenta una occasione unica per entrare negli ambienti dove la pittrice visse, per capire, attraverso i suoi scritti e la riproduzione delle sue opere, la sua poetica e il fondamentale rapporto con Diego Rivera, per vivere, attraverso i suoi abiti e i suoi oggetti, la sua quotidianità e gli elementi della cultura popolare tanto cari all’artista.

La mostra, dopo una spettacolare sezione multimediale con immagini animate e una avvincente cronistoria raccontata attraverso le date che hanno segnato le vicende personali e artistiche della pittrice, entra nel vivo con la riproduzione minuziosa dei tre ambienti più vissuti da Frida a Casa Azul, la celebre magione messicana costruita in stile francese da Guillermo Kahlo nel 1904 e meta di turisti e appassionati da tutto il mondo: la camera da letto, lo studio realizzato nel 1946 al secondo piano e il giardino.

Segue la sezione I colori dell’anima, curata da Alejandra Matiz, direttrice della Fondazione Leo Matiz di Bogotà, con i magnifici ritratti fotografici di Frida realizzati dal celebre fotografo colombiano Leonet Matiz Espinoza (1917-1988). Matiz, considerato uno dei più grandi fotografi del Novecento, immortala Frida in spazi di quotidianità: il quartiere, la casa e il giardino, lo studio.

Al piano superiore la mostra prosegue con una sezione dedicata a Diego Rivera: qui troviamo proiettate le lettere più evocative che Frida scrisse al marito. E una stanza dedicata alla cultura e all’arte popolare in Messico, che tanta influenza ebbero sulla vita di Frida, trattate su grandi pannelli grafici dove se ne raccontano le origini, le rivoluzioni, l’iconografia, gli elementi dell’artigianato: gioielli, ceramiche, giocattoli. Esposti alcuni esempi mirabili di collane, orecchini, anelli e ornamenti propri della tradizione che hanno impreziosito l’abbigliamento di Frida. Nella sezione seguente sono esposti gli abiti della tradizione messicana che hanno ispirato ed influenzato i modelli usati dalla Kahlo: gonne ampie e coloratissime, scialli e camiciole, copricapo e collane.

Il focus sulla tradizione messicana procede con la sezione dedicata ad alcuni dei più conosciuti murales realizzati da Diego Rivera in varie parti del mondo: saranno proiettati nella loro interezza e in alcuni dettagli i ventisette pannelli murali che compongono il Detroit Industry Murals (Detroit, 1932), il Pan American Unity Mural (San Francisco, 1940) e Sueño de una tarde dominical en la Alameda Central (Città del Messico).

Nella sezione FRIDA E IL SUO DOPPIO sono esposte le riproduzioni in formato modlight di quindici tra i più conosciuti autoritratti che Frida realizzò nel corso della sua carriera artistica, tra cui Autoritratto con collana (1933), Autoritratto con treccia (1941), Autoritratto con scimmie (1945), La colonna spezzata (1944), Il cervo ferito (1946), Diego ed io (1949). Il modlight è una particolare forma di retroilluminazione omogenea, in cui ogni dipinto, precedentemente digitalizzato, viene riprodotto su uno speciale film mantenendo inalterate le dimensioni originali.

Il percorso comprende anche l’opera originale di Frida del 1938 Piden Aeroplanos y les dan Alas de PetateChiedono aeroplani e gli danno ali di paglia sei litografie acquerellate originali di Diego Rivera.

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