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IL PREMIO PER L’ARTE CONTEMPORANEA EMERGENTE LYDIA VINTO DA CHIARA ENZO

È Chiara Enzo la vincitrice del premio per l’arte contemporanea Lydia  curato da Maria Chiara Ciaccheri e Anna Maria Cimoli e promosso dalla Fondazione Il Lazzaretto, realtà nata con l’obiettivo di favorire processi di trasformazione collettiva e individuale, percorsi di cambiamento, crescita e formazione che attraversino con libertà diverse discipline e approcci.

Chiara Enzo, studentessa del corso di Laurea Magistrale in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia è stata premiata per aver saputo interpretare al meglio il tema lanciato dal bando promosso dalla Fondazione Il Lazzaretto: riflettere sul concetto di “femminile” per dar vita ad un’opera, senza limitazioni di tecniche e linguaggi, che possa andare oltre i soliti stereotipi e cliché con l’obiettivo di sperimentare nuovi possibili significati in grado di descrivere il presente e le sue trasformazioni.

Claustrale”, l’opera vincitrice

L’opera vincitrice è stata selezionata tra decine di lavori di altri giovani artisti da una giuria composta da rappresentanti degli enti promotori e da professionisti del mondo della cultura e dell’arte di comprovata esperienza: Edoardo Bonaspetti, curatore; Maria Chiara Ciaccheri e Anna Chiara Cimoli, curatrici dell’area arti visive de Il Lazzaretto; Francesca Kaufmann, gallerista (Galleria Kaufmann Repetto); Damiana Leoni, consulente per l’arte contemporanea (VIP Representative Italy-Art Basel); Adrian Paci, artista; Paola Ugolini, critica d’arte e curatrice indipendente.

Più nel dettaglio “Claustrale”, questo il titolo dell’opera, propone una riflessione sul corpo vulnerabile e sull’esplorazione dei suoi limiti fisici per rifuggire dalle forme imposte dal suo stesso essere individuo caratterizzato, nonché da altre numerose strutture imposte dall’esterno. All’interno degli spazi de Il Lazzaretto, Chiara Enzo ha creato uno spazio intimo e chiuso, entro cui installare disegni di vissuto personale, tesi invece ad aprire e questionare la definizione del sé. Per mezzo di un linguaggio che incorpora disegno, pittura ed elementi formali e narrativi peculiari del cinema, l’artista ha selezionato una serie di episodi strettamente legati alla sua vita, soffermandosi su accadimenti minimi del quotidiano, spesso banali ed esigui a un punto tale da non essere presi in considerazione. Tali eventi mettono però in questione o addirittura minano le coordinate della relazione tra il singolo e il mondo in cui vive, evidenziandone la conflittualità. Attraverso un’analisi ostinata dello sguardo e un’inquadratura il più possibile ravvicinata, Chiara Enzo invita l’osservatore a partecipare alla sua esperienza.

Giovedì 22 novembre, a inaugurare l’opera vincitrice del premio Lydia!, prodotta dalla Fondazione per questa occasione, sarà una maratona di curatela durante la quale studenti provenienti da accademie e università potranno confrontarsi con curatori professionisti, tra i quali Katia Anguelova, Edoardo Bonaspetti, Lucrezia Cippitelli, Alessandra Pioselli.

Nella prima parte della giornata il gruppo interdisciplinare di studenti (provenienti da percorsi di curatela, visual studies ed educazione museale) verrà introdotto all’opera e ai suoi temi; saranno poi ridefinite le questioni controverse, i possibili approcci interpretativi e i vincoli curatoriali, quindi gli studenti riceveranno dei brief che svilupperanno in gruppi di lavoro. Nel pomeriggio, le proposte saranno presentate al panel di curatori professionisti per rimanere a disposizione del pubblico nel corso dell’evento a seguire.

Dalle ore 18.30, infatti, un vernissage aperto al pubblico permetterà di visionare l’opera realizzata da Chiara Enzo e installata negli spazi de Il Lazzaretto, accanto ai progetti realizzati dagli studenti

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