Cheap Monday , il brand di jeanswear urban che ci invita nel suo viaggio verso la sostenibilità
Il Brand nato da coloro che “credono nella cultura pop”, nel 2016 comunica in maniera proattiva il viaggio verso la sostenibilità e lancia la C/O Cheap Monday Capsule Collection e inserisce contenitori di raccolta tessile nei negozi Cheap Monday in cui i clienti possono lasciare indumenti e tessuti usati
La prima C/O Cheap Monday capsule è stata una collezione unica e in edizione limitata, nata nello studio di Stoccolma da indumenti vecchi. La capsule evidenziava il fatto che i tessuti usati e monouso possano essere ri-prodotti in pezzi nuovi ed entusiasmanti, da indossare in maniera audace. Questa sorta di “riutilizzo” è uno dei metodi più rispettosi nei confronti dell’ambiente per prolungare il ciclo di vita dei capi.
L’iniziativa C/O Cheap Monday è stata un successo e, con la previsione di un lancio all’anno, diventerà un’attività sempre più costante. La sostenibilità e i temi ad essa relativi sono di grande importanza per i creatori del brand tanto che nei primi anni 2000 hanno sfondato il mercato con l’originale unisex skinny fit jeans “Tight”. Ora, grazie all’ ambizione del brand “essere il più rilevante e il più sostenibile brand di jeanswear urban, nato da coloro che creano la cultura pop” – stanno muovendo passi in avanti ed espandendo l’ obiettivo a processi sostenibili di rifinitura del denim, (il denim ad es. è misurato e classificato sulla base dell’acqua, dell’energia e del suo utilizzo chimico. Nella collezione FW17 una gran parte del denim è realizzato attraverso un processo di risparmio dell’acqua e dell’energia e non si verificano gravi impatti di lavaggio), e a materiali eco-sostenibili da usare per tutte le collezioni.
Essendo un brand di Jeanswear, infatti, il cotone è tra i materiali più frequentemente usati. Prendendo in considerazione l’impatto negativo che la crescita del cotone ha per convenzione sugli uomini e sull’ambiente, ci si è posti l’obiettivo di rimpiazzarlo con materiali eco-sostenibili come il cotone organico o quello riciclato. Per le collezioni di abbigliamento donna e uomo, l’uso di poliestere riciclato, lana riciclata e Tencel tra le categorie più rilevanti di prodotti.La quantità di materiali eco-sostenibili aumenterà stagione dopo stagione.
Tutti i materiali sostenibili sono prodotti secondo un rigido standard e certificati da un corpo di certificazione indipendente. Affinché un indumento Cheap Monday possa essere classificato come sostenibile deve contenere una soglia minima del 50% di materiali ecosostenibili. Tuttavia, la maggior parte dovrà contenerne fino al 100%. Al contempo, loro non si arrestano, e continuano a cercare opzioni sempre più sostenibili per trovare nuovi materiali alternativi per collezioni future.
La sostenibilità però inizia al tavolo da disegno, nel momento in cui si scelgono tessuti e si applicano tecniche di taglio per minimizzare gli sprechi. Per poi continuare attraverso la manifattura, la spedizione e il trasporto al negozio, ma non finisce qui. L’impatto ambientale di un prodotto prosegue attraverso il suo intero ciclo di vita; fino al 26% dell’impatto si verifica dopo che l’indumento ha lasciato il negozio. Questa è la ragione principale che sta dietro all’ ambizione di coinvolgere e includere i consumatori in un viaggio verso un futuro più sostenibile, creando una raccolta di istruzioni di trattamento indumento che vengono inviate insieme con gli ordini dal sito www.cheapmonday.com e saranno condivise con i clienti negli stores Cheap Monday