IMMERSIONE LIBERA:Le voci emergenti più innovative del panorama internazionale contemporaneo
Interazione, libertà e ricerca sono le parole chiave di Immersione libera, la mostra collettiva, a cura di Giovanni Paolin, in programma dal 2 aprile al 18 maggio negli spazi della Palazzina dei Bagni Misteriosi.
Immersione libera è un momento espositivo voluto e sostenuto dall’imprenditrice e collezionista Marina Nissim per promuovere una nuova generazione di artisti.Selezionati tra le voci emergenti più interessanti e innovative del panorama internazionale contemporaneo, Alfredo Aceto, Agreements to Zinedine, Antonello Ghezzi, Calori & Maillard, Campostabile, Giovanni Chiamenti, Alessandro Fogo, Francesco Fonassi, Valentina Furian, Raluca Andreea Hartea, Ornaghi & Prestinari e Marta Spagnoli sono gli artisti chiamati a ideare nuove opere site-specific per la Palazzina dei Bagni Misteriosi.
La mostra non segue un unico filo conduttore, ma abbraccia un ampio ventaglio di proposte che spaziano tra linguaggi, materiali e tecniche differenti. Tutte le opere sono pensate per fondersi con gli ambienti circostanti favorendo il coinvolgimento dei visitatori. Per tutta la durata della mostra, inoltre, gli interventi site-specific dialogheranno con una serie di eventi temporanei, organizzati con la collaborazione dei curatori ospiti: Giulia Colletti, Caterina Molteni, Treti Galaxie.
Il percorso di Immersione libera inizia nell’Atrio della Palazzina dei Bagni Misteriosi con χρόα di Giovanni Chiamenti: un organismo con un’anima di ferro ricoperta da una pellicola dicroica, che nasce dall’osservazione e dall’ascolto della natura. L’intervento di Chiamenti prosegue nella sala successiva con le due sculture Bone e Cortex, scansioni 3D che cercano di leggere e memorizzare l’oggetto in modo fedele, mettendone in luce tutte le imperfezioni e le tracce lasciate dal tempo. Il mondo della natura torna in Iperbole (δU = δQ – δW), digigrafia che fotografa il ribollire della superficie di un geyser, mentre con Scratch – unastampa incisa su carta – l’artista rivendica il diritto alla lentezza in un mondo, come quello attuale, votato al primato dell’istante.
Alfredo Aceto definisce lo spazio espositivo della Sala Mosaico con tre sculture che spuntano dal pavimento come se emergessero dal mare: le Gutter-Gargoyle. Sono il risultato dell’ibridazione tra un idrante, una grondaia e un animale marino che, in questo contesto, si fanno vettori di nuovi significati. La manipolazione scultorea, intesa come assemblaggio di elementi con inedite possibilità narrative, è anche alla base di Claire: un timido personaggio
fiabesco frutto dell’evoluzione di un portacravatte che ha acquisito dimensioni umane e una pinna sul dorso.
Alessandro Fogo elabora il pattern della moquette posata nella stessa sala ispirandosi al motivo del parquet liquido di Giorgio De Chirico; le sue tele appese alle pareti sono invece sospese nel tempo e nello spazio, estremamente connotate da un punto di vista simbolico. Si rifà al mondo dei simboli e del mito anche l’Animale Cerimoniale, installazione ambientale curata dal collettivo milanese Agreements to Zinedine – ATZ che attraverso cinque interventi
ricrea all’interno della Sala Testori un esempio di tempio contemporaneo animato da antiche leggende.
Nella stessa sala Scena di caccia è un’installazione sonora, in quattro movimenti, realizzata da Francesco Fonassi: l’opera audio, mixata su tre sorgenti differenti, mescola elettronica, strumenti a corda, manipolazioni analogiche e voce, che si svelano all’ascoltatore come
iterazioni di gesti che rievocano antiche strategie di caccia. Il contributo di Fonassi prevede anche un intervento di natura scultorea – Arco – che si ispira a un vecchio modello d’arco giapponese, lo Yumi.
Nella Sala Centrale della Palazzina, Raluca Andreea Hartea installa tra i volumi della libreria una serie di scatti fotografici che, riproducendo le copertine dei libri, creano un gioco di percezione tra realtà e finzione. Nei quadri di Marta Spagnoli lo sguardo si perde in un labirinto di linee e colori, mappe che tracciano paesaggi fatti di relazioni, i cui segni s’intrecciano, interrompono e moltiplicano. Mc2 , il lavoro di Calori & Maillard, si articola in due progetti
complementari, uno scultoreo e uno fotografico, con cui il duo italo-francese interpreta in chiave simbolica l’equazione più famosa della fisica che stabilisce l’equivalenza tra l’energia e la massa di un sistema fisico.
Il percorso prosegue con Pool, struttura in legno e e tessuto, del duo Campostabile. Il titolo fa riferimento al termine inglese che, tra le tante accezioni, indica un gruppo, un’entità collettiva, un organismo in condivisione proprio come l’installazione nella Sala Zenitale: un organismo
composito in cui il valore dell’unico è sempre maggiore della somma delle singole parti che lo compongono. Sempre nella Sala Zenitale è esposta l’opera di Ornaghi & Prestinari: Cionco, una scultura in legno che raffigura un burattino astratto e claudicante: sorretto da un meccanismo a pressione, quando perde l’equilibrio, cade, si scompone per poi rialzarsi e ricomporsi in modo sempre nuovo.
Al piano inferiore la mostra continua con 55: la video installazione a due canali di Valentina Furian presenta uno scenario onirico, volutamente ambiguo, in cui il processo narrativo gioca sullo scarto tra finzione e realtà. Infine, sulla terrazza, il percorso espositivo si conclude con Alla luna del duo Antonello Ghezzi, un’installazione partecipativa, poetica ed evocativa: camminando su un tapis roulant che evidenzia sul display la reale distanza della Terra dalla
Luna, 384.400 km, i visitatori contribuiranno a un countdown che avvicina il nostro pianeta al suo satellite.
Immersione Libera inaugura in occasione di miart per poi inserirsi tra gli eventi che animeranno il Parenti District – ART & DESIGN, un nuovo distretto di sinergie tra arte, arti performative e design, voluto dal Teatro Franco Parenti e dai Bagni Misteriosi in occasione della Milano Design Week.