In Porta Nuova, uno dei quartieri più moderni di Milano e a pochi passi da Corso Como, altro punto di riferimento della movida milanese, apre Fifty House SoHo un rifugio urbano dall’ambiente raffinato. Questa nuova struttura fa parte del gruppo Fifty House Hotels che, dopo il successo del Fifty House Cellini e del suo ristorante asiatico Kowa sbarcati in città nel 2017 e situati in via Cellini 14, segna il raddoppio della propria presenza in città.
La filosofia di Fifty House SoHo? Accogliere gli ospiti in un ambiente rilassante dove lo stile è “di casa”. Dalla hall alle ampie stanze, dalla cura dei dettagli al servizio di uno staff attento e discreto, dove tutto contribuisce a rafforzare la sensazione di essere in un habitat familiare.
Ideale per gli amanti dell’arte e delle sue infinite interpretazioni, Fifty House SoHo propone camere e suite del roof con riferimenti e richiami ad artisti famosi, da Andy Warhol a Keith Haring a Jean-Michel Basquiat.
Gli spazi contemporanei, dall’atmosfera avvolgente ed eclettica, sono il risultato di un’attenta ed accurata ristrutturazione realizzata dall’architetto Alessandra Vaccari. All’ingresso due eleganti caminetti accolgono l’ospite nella hall che s’ispira al concept del salotto, arredato con poltrone e divani firmati da Driade, tappeti, grandi librerie e luci Fontana Arte.
Il bar è caratterizzato da una bottigliera in tubolare d’ottone a più piani: un luogo dove poter assaporare gustosi drink, incontrarsi per un tè o per un aperitivo. Tutto intorno, pareti e scaffali ospitano le opere d’arte dell’artista torinese BISHA.
Le 36 camere e suite vengono distribuite su più livelli. Ogni piano è caratterizzato da una propria anima che prende spunto dalla triade di colori presenti nella hall: cipria, rosso e blu. Il tutto è accostato a materiali ricercati che, insieme al design contemporaneo degli arredi, contribuiscono a regalare all’ospite un’esperienza unica, irripetibile ed originale. Le stanze inoltre sono tutte dotate dei più esclusivi comfort e sono caratterizzate dal particolare fascino delle opere d’arte, dall’utilizzo di materiali come marmo, ottone e tessuti preziosi, dalla cura dei dettagli, dal modo in cui arredi e complementi riempiono gli spazi valorizzandoli.
Non mancano due ristoranti. Bisognerà però attendere ancora un pochino per la loro inaugurazione ufficiale.