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INTERNATIONAL CONTEMPORARY ART EXHIBITION: ARMENIA 2018 .SETTANTA ARTISTI INTERNAZIONALI ESPORRANNO LE LORO OPERE

In occasione del centesimo anniversario della nascita della Repubblica Armena, la capitale Yerevan apre le porte all’arte contemporanea con la grande mostra “International Contemporary Art Exhibition: Armenia 2018 (ICAE2018). Soundlines of Contemporary Art”, nella quale dal 25 settembre al 25 ottobre saranno esposte opere di oltre settanta artisti internazionali in sette importanti sedi. La manifestazione comprende un  corpus diworkshop e talk con personalità internazionali del mondo dell’arte.
La prima manifestazione di arte contemporanea a Yerevan che unisce pittura, scultura, fotografia, videoinstallazione e che mette in contatto un gran numero di artisti provenienti da ogni parte del mondo, alcuni dei quali hanno aderito alla proposta di realizzare le proprie opere in situ, e altri di tenere diversi workshop con gli studenti delle accademie. È stato così raggiunto l’obiettivo di coinvolgere il territorio, renderlo partecipe del dibattito artistico internazionale e di evidenziarne la vocazione allo scambio culturale. Infatti l’evento si estende alla città con una diffusione capillare in sette dei più importanti luoghi a vocazione culturale: Armenian Center for Contemporary Experimental Art, Aram Kachaturian Museum, Cafesijan Center for the Arts, Hay Art Cultural Center, Artists’ Union of Armenia, A. Spendiaryan Opera and Ballet National Academic Theater, Armenian General Benevolent Union (AGBU).
Il titolo “Soundlines of Contemporary Art” evoca La via dei canti (The Songlines), il noto libro di Bruce Chatwin sulla tradizione orale degli aborigeni australiani durante il “Tempo del Sogno”, da cui deriva una mappatura del territorio.
La mostra rivela come l’arte armena sia armonicamente in sintonia con l’arte contemporanea internazionale, similarmente a quanto avviene in un’orchestra in cui il suono del duduk armeno si integra perfettamente con gli altri strumenti.
Attraverso l’espressione artistica “Soundlines” mette al centro dell’attenzione concetti importanti come quelli di interazione culturaleidentitàmobilità,presenza/assenzacircolazione del pensieroterritorioconfine come soglia reale e mentale che divide e consente allo stesso tempo lo scambio e il dialogo culturale, mappe ideali in rapporto col territorio quale orizzonte problematico, memoriasuono inteso come voce che non va persa all’interno della globalizzazione, cui fa da contraltare il silenzio quale pausa necessaria per tenere distinte le voci e consentirne l’introiezione e l’interazione.
Con metafore visive e utilizzando le principali espressioni dell’arte contemporanea, rappresentano l’Italia: Rossella BiscottiAlighiero BoettiLoris CecchiniChiara Dynys e Roberto Pugliese, in un contesto internazionale quanto mai vario
La straordinaria esposizione, la prima nella regione caucasica, racconta nel mondo dell’arte cosa significa disegnare una rete di nuovi miti che derivano dall’immaginario costruito dagli artisti che filtrano il mondo attraverso la loro identità e il background sociale, realizzando immagini fantasmatiche che vivono in risonanza o dissonanza nelle opere di oltre settanta artisti provenienti da un capo all’altro del pianeta, in una connessione vibrante e stupefacente. La presenza di artisti delle più diverse provenienze e radici culturali è occasione per un fertile, inedito scambio di idee e di know-how.
Sono annesse al progetto due interessanti sezioni. La prima, intitolata Educational, propone diversi workshop nei principali istituti armeni – tra cui il Tumo Center for Creative Technologies, il Panos Terlemezian Yerevan State College, State Academy of Fine Arts of Armenia – tenuti dagli artisti Roberto Pugliese, Roland Emile Kuit, Logo Oluwamuyiwa Adeyemi, Victor Ehikhamenor. La seconda, dal titolo Business in Art, offre in collaborazione con l’Unione Europea una conferenza sulla “Salvaguardia, protezione e valorizzazione del patrimonio culturale” e in collaborazione con AGBU una conferenza sulla “Regolamentazione del mercato dell’arte” per introdurre sempre di più gli standard internazionali nel settore artistico e culturale.
Nel contesto della mostra si susseguono numerosi eventi collaterali e talk con personalità del settore, quali critici, artisti, galleristi e collezionisti (cui si aggiungono anche assicuratori e trasportatori), dando vita a un ricco programma culturale.

 

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