DA BRANDUARDI A CHANDRA CANDIANI, DA CONCATO A SCABIA, DA MAGRELLI A FERRONI: ECCO POESIA FESTIVAL 2018
Dal 17 al 23 settembre la poesia sarà protagonista nei borghi antichi di nove comuni modenesi. Grandi autori e giovani promesse testimonieranno la grande vitalità della poesia oggi. Per citarne solo alcuni, Livia Chandra Candiani, Valerio Magrelli, Giuliano Scabia, Roberto Pazzi, Giovanna Vivinetto, Julian Zhara. Saliranno sui palchi sparsi per le colline modenesi anche artisti del calibro di Angelo Branduardi, James Senese e Fabio Concato: per oltre 30 eventi in sette giorni, tutti gratuiti
Ancora una volta il Poesia Festival invaderà pacificamente la provincia modenese che si adagia ai piedi del primo Appennino con la sua quattordicesima edizione. Dal 17 al 23 settembre nove comuni del modenese saranno lo scenario per l’ormai tradizionale rassegna d’inizio autunno dedicata alla poesia e alle sue contaminazioni con le altri arti. Un coro di voci diverse che testimoniano quanto la poesia sia uno strumento prezioso e malleabile, in grado di parlare alle donne e agli uomini del nostro tempo.
I poeti Livia Chandra Candiani, Valerio Magrelli, Giuliano Scabia, Giancarlo Pontiggia, Bianca Maria Frabotta, Daniela Attanasio, Marcello Fois, Paolo Fabrizio Iacuzzi, Renzo Paris, Roberto Pazzi, Enrico Testa, Giovanna Vivinetto, artisti come Angelo Branduardi, James Senese, Fabio Concato e il rapper Ghemon o grandi intellettuali come Giulio Ferroni e Marzio Barbagli concorreranno a dar voce al nostro tempo in una cornice che è uno dei grandi repertori di bellezza, arte, gastronomia ed eccellenze produttive del nostro Paese.
Ad accendere le luci dei nove comuni modenesi coinvolti nel festival, mercoledì 19 settembre alle ore 21 al Teatro Fabbri di Vignola, una grande inaugurazione offerta dal Gruppo Hera: toccherà al poliedrico poeta e drammaturgo Giuliano Scabia leggere i suoi versi; a seguire la lezione magistrale di Giulio Ferroni, universalmente riconosciuto come uno dei massimi studiosi di letteratura contemporanea; chiuderà la serata l’atteso concerto di grande cantautore italiano Angelo Branduardi, che durante la sua lunga carriera ha musicato i versi del poeta russo Esenin e di quello irlandese Yates.
Prima del taglio del nastro ufficiale, il Poesia festival 2018 regala due anteprime importanti: la serata di lunedì 17 settembre alle ore 21 a Castelnuovo Rangone presso il MUSA, il Museo della Salumeria, la serata intitolata “Pablo Neruda: confesso che ho vissuto” e dedicata a colui che ha incarnato come pochi la poesia mondiale. Il grande poeta cileno rivive nel racconto biografico di Stefano Lusardi e nella lettura degli attori Claudio Calafiore e Andrea Santonastaso. E se il sipario del festival si apre con Neruda non poteva non chiudersi domenica 23 settembre alle ore 16 a Spilamberto alla Rocca Rangoni con l’appuntamento dedicato ad Arthur Rimbaud intitolato “Il poeta ragazzo”. Si inizia con il racconto di Valerio Magrelli, poeta e saggista, a lui dedicato, il giovane poeta per l’eternità, che smette di scrivere prima di compiere di 21 anni; si prosegue con una lettura scenica di opere di Rimbaud a cura del gruppo di attori che da anni accompagna Claudio Longhi. A seguire un alternarsi di musica e poesia nel segno di Rimbaud con giovani poeti e giovani band, tra i quali l’artista performer di slam poetry Julian Zhara e il concerto del rapper Ghemon: un poeta dell’hip hop italiano incontra il funk e il soul e si trasforma in un cantautore, per portare sulla scena un mix di generi unico, elettrizzante e anticonformista (a partire dalle ore 19). La chiusura musicale del Poesia festival è affidata alla giovinezza “permanente” del rock modenese con Antonio Rigo Righetti, Mel Previte, Robby Pellati, Stefano Picca Piccagliani, Johnny La Rosa, Wilko.
Giovani poeti protagonisti anche nella seconda anteprima, quella di martedì 18 settembre alle 21 presso lo Spazio Famigli di Spilamberto: si tratta di un viaggio in una realtà assolutamente contemporanea, quella dei collettivi poetici. Protagonisti i “Modena City Rimers” che portano la poesia ad incontrare il video e l’immagine; i “Cardiopoetica” che intrecciano la parola con l’energia della chitarra. Insieme a loro anche il caso poetico dell’anno, Giovanna Cristina Vivinetto, che con “Dolore minimo” ha parlato in versi per la prima volta in Italia di transessualismo e disforia di genere.
Altro appuntamento da non perdere è l’incontro previsto per sabato 22 settembre alle 18 alla Sala dei Contrari di Vignola, intitolato “Il Sessantotto e la poesia”. Prendendo lo spunto da un importante anniversario, Renzo Paris, poeta e intellettuale che ha pubblicato proprio quest’anno per i tipi di Castelvecchi il volume “Sessantotto visionario” e Franco Cordelli, romanziere, saggista ecritico teatrale per il “Corriere della Sera” accompagnano la platea in un viaggio alla riscoperta di un anno che ha cambiato il volto del mondo. Alle 21 invece, sempre a Vignola ma in Piazza dei Contrari, ha luogo il concerto di James Senese: fondatore dei Napoli Centrale, un monumento della musica jazz-rock italiana, Senese è stato anche una figura fondamentale del supergruppo di Pino Daniele. Le malinconie e le passioni di una terra dalla creatività unica ruggiscono nel sax arrabbiato e nel possente timbro del musicista: da uno dei padri del neapolitan power, l’energia inesauribile della musica napoletana.
Da due edizioni si rinnova l’importante appuntamento ‘al femminile’ con le autrici italiane di poesia: quest’anno, sabato 22 settembre a Castelnuovo Rangone presso la Sala delle Mura intorno alle ore 16, tocca a Chandra Livia Candiani, Bianca Maria Frabotta e Daniela Attanasio.
Di nuovo musica venerdì 21 settembre alle ore 21 presso il Centro Culturale di Marano Sul Panaro: a salire sul palco Fabio Concato un artista sempre pronto a reinventarsi e che non disdegna l’esplorazione della parola letteraria senza però perdere mai di freschezza e leggerezza con le sue sonorità jazzistiche prestate alla canzone.
Sonorità klezmer arricchiscono l’incontro di giovedì 20 settembre alle 21 a Villa Chiarli a Castelvetro dove Alberto Bertoni e l’attrice Diana Manea raccontano di Umberto Saba, un gigante del primo Novecento, in equilibrio tra classicismo e contemporaneità.
Protagonista assoluta dell’appuntamento di venerdì 21 settembre alle ore 21 al Teatro La Venere di Savignano sul Panaro è la poesia romagnola. “Romagna mia” è il titolo della serata che vede sul palco l’attore Ivano Marescotti, ideale accompagnatore in un excursus alla scoperta dei versi di una inesauribile tradizione poetica, quella romagnola, che parte da Giovanni Pascoli e arriva ai versi dialettali di Giovanni Nadiani passando per Marino Moretti, Raffello Baldini e Tonino Guerra.
Chiudiamo questa carrellata sulla manifestazione con due appuntamenti di grande rilievo.
Il primo è previsto sabato 22 settembre alle 21 al teatro Dadà di Castelfranco Emilia dove va in scena “Lo stallo”, uno spettacolo di Sandro Luporini, il primo scritto dopo il lungo silenzio di quasi vent’anni seguito alla scomparsa di Giorgio Gaber. Sul palco David Riondino e la sorella Chiara raccontano di un uomo che si sente incapace di un gesto che possa ridare un senso al mondo e alla vita.
Alla “Fine della vita. Poesia ed elaborazione del lutto” è dedicato l’incontro di venerdì 21 settembreprevisto per le 17,30 a Vignola nella sala dei Contrari. Condotto dal giornalista di “La Repubblica” Michele Smargiassi, ha come protagonisti il poeta Stefano Dal Bianco,
il sociologo Marzio Barbagli e la psicoanalista Lella Ravasi Bellocchio insieme per parlare di un evento che sembra essere diventato un tabù ma con il quale tutti si devono misurare più volte.Da questa edizione prendono il via anche una serie di laboratori per bambini intitolati “FarFilò. Filosofia, poesia, Infanzia”. Condotti da due pedagogisti dell’Università di Bologna questi appuntamenti dedicati ai bambini delle elementari e ai ragazzi delle scuole medie voglio avvicinare i giovani all’esperienza della poesia e accompagnarli nella riflessione sull’uso e sui significati delle parole. Altri laboratori per ragazzi saranno condotti dalle poetesse Isabella Leardinied Evelina De Signoribus.