Eyeliner, matita nera smokey e ombretti scurissimi che stravolgono lo sguardo. La celebre icona del locale milanese firma una capsule collection di make up per Wycon.
La Stryxia, non una drag queen, non un personaggio costruito, ma un’entità che si manifesta ogni notte invocata dai fan. Non ha un genere, non ha un’età. La sua è una vita alla consolle del Plastic, avvolgendo il pubblico con il sound delle canzoni italiane più amate degli Anni ’70 e ’80, immancabili le chicce di quel periodo. Qualche Side B e rarities poi Renato Zero, Loredana Bertè, Raffaella Carrà, Mina, Mia Martini.
La Stryxia, come un indolo, presenta la sua collezione di make up dedicata alla beauty community di Wycon Cosmetics, pensata per chi ama giocare con colori e finish, ma soprattutto per chi non ha paura di mostrarsi al 100% oltre a essere un vero tributo alle dive e ai divi del sabato sera.
Il marchio di make up ancora una volta porta l’attenzione su un nuovo volto del format WYCONIC, dedicato a chi vive il mondo del trucco legandolo alla propria storia. “Per me polveri, matite per gli occhi, lipgloss, sono gli strumenti per raccontare una parte di me, senza domandarmi se un uomo possa utilizzarli, proprio come per gli abiti” racconta Graziano, l’alter ego anagrafico di La Stryxia. “Sono sempre stato attratto dall’aspetto, da qualcosa che possa darmi piacere visivo, senza accenni di superficialità, ma semplicemente per un’intelligenza estetica che mi ha portato venti anni fa a liberarmi dai pregiudizi – allora ancora più sentiti che oggi – e decidere di indossare una magnifica tuta palazzo ultraprovocante o un meraviglioso vestito in seta fluttuante, concedermi un’acconciatura originale, passarmi il rossetto, senza desiderare per questo essere una donna o imitarne la silhouette in modo fittizio. Nessuna regola, nessuno escluso”.