Linguaggi artistici remoti ma universali in cui il colore si pone come simbolo arcaico e, al tempo stesso, connota una realtà contemporanea popolata di fantasmi virtuali con cui convivere. Su queste basi M77 Gallery inaugura Gypsoteca la nuova mostra con i lavori di Agostino Iacuri. Pittore, illustratore, incisore, muralista e scenografo, l’artista ha creato un progetto espositivo site specific per gli spazi della galleria milanese proponendolo come punto di arrivo di una ricerca durata quasi due anni intorno al tema del colore così come veniva concepito e utilizzato nella pratica della statuaria antica.
Gypsoteca, che richiama esplicitamente il luogo dove vengono conservati i modelli in gesso di statue busti, teste, rilievi e fregi antichi, è un viaggio in un universo parallelo, ricco di immagini e invenzioni visive animate dal colore, sarà aperta al pubblico dal 22 maggio 2018 all’ 8 settembre 2018 raccontando il mondo della ricerca di Iacuri che si articola attorno alla scultura greco-romana vista nella pratica che originariamente fondeva i materiali specifici della scultura – il marmo, il bronzo, il legno o la terracotta – con il colore, creando così un tutt’uno che il tempo e un artificioso gusto antiquario ha in qualche modo alterato se non proprio cancellato, dando corso a un’idea di classicità fatta di asettici biancori marmorei o di patine monocromatiche.
La mostra sarà accompagnata da un volume con un testo di Michele Bonuomo.