Come progettare il futuro delle città contemporanee?Il XXI è il secolo delle sfide, quello che deve affrontare il problema delle disuguaglianze, del cambiamento climatico, delle insicurezze, delle migrazioni internazionali.
Assistiamo a un momento di crescita urbana e demografica senza precedenti: nel mondo di oggi sempre più globale e interconnesso, oltre la metà della popolazione del pianeta ora vive in aree urbane. Si vive sempre più in città e in sistemi di città. Da soli, ma anche con molti altri: pedoni, automobilisti, cittadini, pendolari, turisti, stranieri, utenti inaspettati, partecipi e spettatori. Emergono nuovi bisogni, tra cui la necessità di nuove relazioni e nuovi spazi – non virtuali – dove viverle, spesso anche in modo temporaneo, con la forma dell’evento e del set effimero, spesso invece con processi dal basso, che promuovono trasformazioni e talvolta veri e propri riscatti dei luoghi nel lungo periodo.
Abbiamo davanti a noi la sfida di dare forma concreta a quegli spazi complessi che ospitino nuove esigenze collettive e che offrano molteplici opportunità d’uso. In particolare ci si riferisce alla necessità di luoghi capaci di interpretare da un lato forme e modi di un assetto sociale e comunitario in continua evoluzione, e dall’altro di cogliere sfide e opportunità portate dalle tecnologie di comunicazione ma anche di produzione degli artefatti.
Sulla base della convinzione che una delle grandi sfide del futuro sarà dotare le città di spazi vivibili “oltre l’architettura”, con assetti leggeri, capaci di rispondere in modo innovativo alle complesse esigenze del vivere collettivo contemporaneo, è nato il Master in Urban Interior Design. Il percorso formativo, che si svolge tra Milano e Madrid grazie alla collaborazione di Politecnico di Milano, POLI.design, Escuela Politécnica Superior Universidad CEU San Pablo di Madrid, mette al centro dell’agenda politica e professionale la qualità dello spazio pubblico urbano, inteso quale contenitore di servizi innovativi, funzioni e dispositivi in grado di interagire con la complessità delle comunità che ne fruiscono. Arrivato alla sua IV edizione, il Master propone di sviluppare insieme ai futuriUrban Interior designer nuove soluzioni per gli spazi abitativi pubblici nelle città contemporanee attraverso teoria, ricerca, progettazione e formazione pratica.
Possiamo affermare di essere in una nuova epoca dello spazio aperto pubblico. Dopo la sua temporanea “morte” dovuta all’irruzione dell’intimismo nella vita quotidiana, si può dire di assistere a un diffuso rilancio del ruolo dello spazio urbano. Oggi la qualità percepita di una città dipende forse più dal carattere ospitale dei suoi spazi aperti che dall’eloquenza dei suoi monumenti, dalla capacità di generare interazioni, di suggerire immaginari mediante narrazioni che valorizzano i luoghi urbani nel contesto competitivo del mercato globale. Il design assume un ruolo determinante nel dare forma a questi spazi, progettando situazioni, processi e servizi aggiornati che mettano al centro le persone, studiando le loro azioni/reazioni intorno allo spazio.
Il Master in Urban Interior Design gode inoltre della possibilità di sviluppare le competenze in un territorio, come l’Italia e l’Europa, che vantano della millenaria tradizione di “vita urbana”. In particolare, studiare a Milano, riconosciuta come la città capitale del design al mondo, permette di vivere, scoprire e conoscere di persona le qualità estetiche, funzionali e simboliche di luoghi come Piazza Gae Aulenti, Piazza del Campo a Siena, Piazza Risorgimento a Bari, Piazza Castello a Castel Rozzone, e tantissime altre. Ma non solo. La partecipazione al programma didattico di università e docenti da altri Paesi connette il Master con un panorama internazionale, aprendo lo sguardo davvero verso i processi più attuali nel mondo. Un periodo di studi a Madrid, contributi didattici di docenti di altissimo profilo dall’Argentina, dall’Australia, dalla Gran Bretagna mettono a confronto gli studenti con un orizzonte di ampissimo respiro.Il Master, erogato interamente in lingua inglese, lavora sul valore della qualità dello spazio pubblico, trasmettendo le complessità culturali e sociali di chi lo vive e il suo programma permette agli studenti di qualificarsi per operare nel settore privato e pubblico, sia come consulenti liberi professionisti che come integrati in organizzazioni complesse
Il Master rilascia 60 CFU equivalenti a 60 ECTS.