ALL’ EX DOGANA DI ROMA VA IN MOSTRA INSIDE KLIMT
Lo spazio dell ‘Ex Dogana di Roma famoso dopo essere stato riqualificato come, ormai ex, head quarter dell’azienda delle sfilate capitoline di Altaroma, oltre ovviamente a rappresentare un punto di ritrovo per i giovani romani ed essere il cuore di un recupero urbano non indifferente per la Capitale è anche lo spazio che ospita, di settimana in settimana, nuove attività legate al mondo della cultura e alla nightlife. Stavolta propone “Inside Klimt”, una serata particolare dove ad esser protagonista è l’installazione con le opere del rivoluzionario artista viennese.
Un luogo che lega arte, cultura e giovani, in uno spazio di recupero urbano. Con Inside Klimt l”Ex Dogana, mette in mostra venerdì 13 ottobre un complesso di 15 video proiettori in una nuova area dalla grandezza di 1.100 mq, portando alla luce il fervido periodo dei soggiorni a Ravenna, dove l’artista scoprì l’arte bizantina. Grande estimatore di essa, la riprese per realizzare le famosissime opere del “Ritratto di Adele Bloch-Bauer” ed “Il bacio”.
Klimt tra i più famosi pittori austriaci, fautore della secessione viennese, la corrente in opposizione ai rigidi canoni accademici, conosciuta anche come Wiener Sezession, da lui stesso fondata nel 1897 con altri 19 artisti viennesi. Tutti questi interpreti guardavano ad una concreta rinascita delle arti e dei mestieri, proponendo nelle loro opere un appassionato uso dei materiali più disparati, scostandosi così di molto da quelli che erano i classici insegnamenti accademici.
Klimt, così come tutti i secessionisti, era solito usare materiali plastici, rivedendo le opere secondo i canoni del design e dell’architettura. Molto probabilmente Klimt rimarrà sempre celebre nella storia dell’arte come in quella culturale, per il suo modo allora sovversivo, con cui rivoluzionò l’opera di stampo illuministico che nel 1894 gli venne commissionata dall’università di Vienna per le tre facoltà di Filosofia, Medicina e Giurisprudenza. Alla loro presentazione, il pubblico, anziché trovarsi davanti un trionfo di luce sulle tenebre, si è visto comparire qualcosa di estremamente incomprensibile e decisamente provocatorio.
Un’occasione, questa della mostra all’Ex Dogana, per scoprire in chiave moderna un artista davvero eclettico.