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“I wanna be Vanna” le icone femminili di Vanna Vinci

 ONO arte contemporanea a Bologna  ci presenta   “I wanna be Vanna – le icone femminili di Vanna Vinci” una personale dell’illustratrice e fumettista Vanna Vinci, in cui le vite di Frida Kahlo, Tamara de Lempicka e la Marchesa Luisa Casati, tre delle icone femminili narrate e disegnate dalla Vinci entrano in dialogo con la fotografia.

 Autrice e illustratrice Vanna Vinci, ha cominciato la sua carriera sulle pagine della storica rivista di fumetti “Nova Express”. Da allora le sue storie e le sue graphic novel sono state pubblicate dalle migliori case editrici italiane e straniere. Tra i suoi personaggi più famosi “la bambina filosofica”, di cui è uscito per BAO Publishing l’ultimo volume dal titolo No Future. Nel 1999 ha vinto lo Yellow Kid, come miglior disegnatore di fumetti, nel 2005 il premio Gran Guinigi di Lucca Comics & Games e, nel 2015, il premio Boscarato come miglior autore.

Da anni Vanna Vinci, accosta alla sua famosa ed irriverente Bambina Filosofica attente riletture di artiste e prima di tutto donne che hanno cambiato la storia del XX secolo. Da La Casati. La Musa egoista  a Tamara de Lempicka. Icona dell’art déco fino al recentissimo Frida Kahlo. Successo editoriale della scorsa stagione, Vinci affronta il tema del femminile attraverso lo strumento della biografia, mettendo in luce gli aspetti più profondi delle vite di artiste amate ma al contempo conosciute spesso in modo frammentario, restituendo e ricostruendo la donna dietro l’artista e l’icona.

La mostra attraverso i disegni preparatori e le tavole originali illustra anche il percorso creativo della Vinci, percorso fatto di identificazioni e sovrapposizioni intertestuali e di un linguaggio ricco di riferimenti. Passiamo così dalle feste veneziane della Marchesa fatte di piume animali esotici, a quelle parigine e newyorkesi di Tamara ancora più eccentriche e allucinate da sostanze chimiche, fino alla stanza da letto di Frida in cui sono gli spettri della sua mente a condurre le danze. Tratti in comune tra le tre artiste sono la geografia – divisa tra Italia, Francia e Messico – un rapporto con la sessualità libero, e uno molto più complesso con la depressione ed i demoni personali. Più in generale la capacità di fare della propria vita un’arte (La Casati di fatto nel suo modo di essere musa e mecenate anticipa di molto un certo tipo di arte performativa). Le opere della Vinci sono esposte accanto alle fotografie dell’archivio di ONO arte che ritraggono Frida Kahlo (Lucienne Bloch), Tamara de Lempicka (Dora Kallmus) e La Marchesa Casati (Adolph de Meyer e Mariano Fortuny, courtesy of Ryersson and Yaccarino/The Casati Archives) a compimento di un percorso espositivo volto a raccontare la storia di tre vere icone contemporanee.

Opening, venerdì 29 settembre, ore 18.30 

ONO Arte Contemporanea

via Santa Margherita, 10, 40123 Bologna BO

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