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Samsung Art Store e il TV The Frame: una galleria d’arte digitale a casa

La tecnologia sta cambiando profondamente ogni aspetto della vita dell’utente e tra questi anche il modo in cui si accede all’arte e se ne fa esperienza. La digitalizzazione del patrimonio artistico e culturale sta rivoluzionando il modo in cui le persone interagiscono con l’arte e la cultura, rendendola più trasversale e accessibile. Da un lato, proprio per questo motivo, diversi musei stanno esplorando l’utilizzo di nuovi strumenti tecnologici al fine di favorire lo scambio culturale e ispirare le generazioni, dall’altro, la tecnologia crea un’estensione dell’esperienza museale che consente agli amanti dell’arte e ai più curiosi di fruire di capolavori senza tempo ovunque si trovino, anche nelle proprie case. In questo contesto, sin dalla sua fondazione nel 2019, Samsung Art Store[1] porta nelle case di tutti l’arte dei musei più rinomati e degli artisti più importanti. Proprio come in una galleria o in un museo, le diverse opere possono diventare un modo per rappresentare il nostro estro e il nostro stile, con anche il vantaggio di adattarsi ogni volta alle differenti occasioni ed emozioni. Su Samsung Art Store è possibile esplorare migliaia di opere d’arte di maestri come Dalí, Van Gogh e Basquiat. L’Art Store di Samsung trasforma la casa in una galleria d’arte grazie alle opere di istituzioni mondiali come il Metropolitan Museum of Art, la Tate Collection, il National Palace Museum di Taiwan, il Museo del Prado di Madrid e il Museo Belvedere di Vienna. La digitalizzazione delle opere d’arte raggiunge un livello superiore perché la tecnologia può finalmente incontrare l’innovazione digitale e si fonde con l’interior design. Con il TV The Frame, Samsung intende consolidare la propria reputazione come canale di fruizione artistica, permettendo agli appassionati di arte di tutto il mondo di vivere un’esperienza digitale sempre più coinvolgente. Samsung ha reso evidente quanto sia diventato sottile il confine fisico e digitale delle opere d’arte, al punto da perdere una collocazione univoca per entrare nella vita quotidiana delle persone. Nel 2024 si festeggiano gli ottant’anni dalla morte del padre dell’astrattismo, Wassily Kandinsky. Alcune delle sue opere più famose sono esposte al Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, che consente di intraprendere un viaggio che comincia con il Rinascimento italiano e arriva alla pittura moderna. La collezione è incentrata sulla pittura europea e permette di scoprire una varietà di stili, tra cui l’opera Delicate Tension n°85 (1923) di Kandinsky, realizzata dall’artista durante il periodo di formazione presso il Bauhaus. In quest’opera, Kandinsky approfondisce l’indagine sulle corrispondenze tra colori e forme geometriche, in particolare il cerchio e il triangolo, che egli considerava “le due figure piane primarie e più fortemente contrastanti”. Quest’anno ricorre anche l’anniversario della morte di Piet Mondrian, le cui opere sono esposte presso le gallerie britanniche o Tate che si trovano a Londra, Liverpool e St. Ives in Cornovaglia. Per esempio, al Tate Modern di Londra è possibile ammirare il dipinto No. VI / Composition No.II (1920) che rappresenta lo stile di “pura” astrazione dell’artista. Lo stile del Neo-Plasticismo consiste nell’eliminare dalle opere tutti i riferimenti alla natura, affidando la narrazione a quadrati o rettangoli di colori primari disposti in campi bianchi e delimitati da linee rette intersecanti. Per l’artista, l’essenzialità delle opere rappresenta l’espressione massima della ricerca dell’equilibrio. Il 15 aprile 1874 a Parigi ebbe luogo la prima esposizione artistica di coloro che sarebbero passati alla storia come “Impressionisti”. Artisti come Èdouard Manet, Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Camille Pissarro, Berthe Morisot, Paul Cézanne e tanti altri, diedero “inizio dell’avanguardia”, concentrandosi sulle emozioni piuttosto che su soggetti mitologici, vite di grandi uomini e religione. Uno dei dipinti più famosi, presente oggi nella collezione de The Metropolitan Museum of Art, Prove di balletto sul palco (1874), è l’esempio artistico della corrente e della rappresentazione di immagini della vita quotidiana, dell’essere umano e delle sue emozioni.

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