L’innovation lab di Kering arriva a Pitti
Dieci brand presentano collezioni a basso impatto grazie al supporto della divisione dedicata ai materiali del colosso del lusso di Pinault. In scena le collezioni degli italiani Cavia e Dalpaos, il ritorno del talento indiano Dhruv Kapoor e di Permu, ma anche i debutti della francese Jeanne Friot e di Young n Sang, brand della Corea del Sud.
L’edizione 104 di Pitti uomo è energia, impegno, creatività e innovazione, uniti all’attenzione alla sostenibilità, focus di questa edizione della fiera dedicata al menswear. E sempre sull’innovazione, in campo produttivo e tecnologico, si concentra anche uno dei progetti di punta della fiera chiamato S|style-sustainable style e dedicato ai brand emergenti responsabili, curato da Giorgia Cantarini. Il format, giunto ormai alla settima edizione, vede la partecipazione di Kering con la divisione Mil, ossia «material innovation lab», il centro di ricerca interno al Gruppo Kering impegnato a favore della riduzione dell’impatto ambientale. Grazie a una vasta biblioteca di materiali e tessuti certificati messi a disposizione da Kering Mil, i dieci designer selezionati hanno potuto realizzare un look con requisiti di sostenibilità che verrà svelato a stampa e buyer domani, durante il mini-show che si terrà in Fortezza da Basso presso la sala delle Nazioni.
La ricerca ha coinvolto marchi non solo italiani: lo scouting tra le nuove generazioni che pongono particolare attenzione al rispetto dell’ambiente e del lavoro etico, provengono da Italia, Francia, Danimarca, India, passando per la Corea del Sud e l’Ucraina. I dieci brand selezionati che parteciperanno a questa edizione sono Cavia (Italia), Dalpaos (Italia), Dhruv Kapoor (India), Isnurh (Danimarca), Jeanne Friot (Francia), Ksenia Schnaider (Ucraina), Olooh concept (Costa d’Avorio), Permu (Regno Unito), Steven Passaro (Francia) e Young n Sang (Corea del Sud). I temi spaziano dall’upcycling all’impiego di tessuti certificati secondo standard internazionali, dai materiali d’archivio al lavoro etico che valorizza l’artigianalità e la tradizione. In particolare da quest’ultimo valore nasce il brand menswear sartoriale e di lifestyle Olooh concept, proveniente dalla Costa D’Avorio. Nato per promuovere la tradizione ivoriana e la modernità, è frutto della creatività del designer Diaby, che predilige l’utilizzo di tessuti organici come lino, cotone, legno e pelle trattati con colori naturali. Il brand esplora l’identità attraverso capi innovativi, ben costruiti e timeless. Allo stesso modo, anche Permu fa leva su tessuti in seta, cotone e lana rinnovabile, come quelli dell’azienda britannica Scabal, biodegradabili e riciclabili al 100%. I designer Heyun Pan e Jing Qian, insieme a loro team utilizzano il taglio laser 3D per ridurre al minimo lo spreco di tessuti e materiali, ponendo particolare attenzione alle linee innovative dei modelli che non si conformano a codici di genere.
La tecnica di modellistica in 3D viene utilizzata anche dal brand di abiti sartoriali Steven Passaro, che riduce gli sprechi della prototipizzazione e impiega tessuti di scarto, unendoli all’alta qualità delle lane cruelty free proveniente dai lanifici inglesi John Foster e William Halstead. Sempre dalla sartorialità, mixata allo street in questo caso, è ciò che rappresenta l’eclettismo dell’indiano Dhruv Kapoor il cui 40% della collezione è composta da tessuti scartati da grandi produttori indiani. Tra gli obiettivi ci sono il riutilizzo di materiali d’archivio, l’uso di pelle deadstock per le borse, l’introduzione di pezzi versatili e la formazione del personale all’interno della piccola azienda a conduzione familiare per riscoprire e aggiornare le tecniche tradizionali del ricamo fatto a mano tipico dell’India. Sempre su tecniche di lavorazione artigianale si concentra la cifra stilistica dei filati tessuti a mano dal brand coreano Young n Sang. Con utilizzo di filati di fine rocca e creazione sperimentale di tessuti, realizza quattro linee che si differenziano per tipi di lavorazione e tipi di tessuti: la Signature Line è confezionata con capi realizzati da filati vintage o di recupero; Handwowen Line prevede la realizzazione di capi artigianali tessuti a mano con filati high-end, Earth Line si compone di capi vintage rielaborati, tessuti organici o riciclati e la Organic Line è realizzata solo con tessuti organici.