Nel suo nuovo libro intitolato “cosa significa diventare adulti?”, dal 12 gennaio in libreria per Feltrinelli, Yoshimoto tratta con leggerezza temi complessi scavando nel profondo per cercare di riconnetterci con la meraviglia della vita

Banana Yoshimoto, il cui vero nome è Mahoko, nasce il 24 luglio 1964 a Tokyo, in Giappone, figlia di Takaaki (conosciuto anche come Ryumei Yoshimoto), critico e filosofo nipponico celebre negli anni Sessanta. Dopo essersi laureata alla Nihon University studiando arte e specializzandosi in letteratura, inizia a utilizzare lo pseudonimo di Banana, ritenuto androgino e gradevole. Inizia la carriera di scrittrice nel 1987, quando lavora in un golf club come cameriera: il suo primo libro, intitolato “Kitchen” fu un vero successo, e di lì in poi la sua carriera prese letteralmente in decollo, regalando alla letteratura mondiale vere e proprie perle rare, riflessioni accuratissime su amore, amicizia, vita e morte.

Yoshimoto torna in libreria con dei quesiti semplici e catartici al tempo stesso: Che significa diventare adulti? Si deve studiare per forza? Che cos’è la normalità? Che succede quando si muore? A queste e altre domande cerca di rispondere in un piccolo saggio che, si augura, possa funzionare “un po’ come un amuleto” per aiutare i lettori di tutte le età a ritrovare serenità e speranza nei momenti più difficili. Con il suo tocco inconfondibile, Yoshimoto tratta con leggerezza temi complessi e scava nel profondo argomenti apparentemente semplici per invitarci a riflettere, a rimetterci in comunicazione con noi stessi e a lasciarci andare per recuperare il senso della meraviglia della vita.

“La mia speranza è che questo libro accompagni le notti insonni di chi per età è ancora bambino e di chi, pur essendo già adulto, continua a prendersi cura del bambino che porta dentro di sé.”