Art

Al NAM nasce Icebreakers, il progetto digitale per collegare le industrie creative

Icebreakers Manifattura Tabacchi Firenze

Un grande evento digitale fondato su 11 conversazioni con alcune delle personalità note in tutto il mondo e attive nei campi della moda, del design, della scienza, dell’ arte e della letteratura, pensato per collegare le industrie creative.

Il NAM – Not a Museum, la piattaforma di arte contemporanea di Manifattura Tabacchi Firenze, conferma la sua vocazione alla ricerca, la sperimentazione artistica e la contaminazione tra discipline e linguaggi, lasciando aperto il dibattito sui temi più urgenti della società contemporanea presentando ICEBREAKERS, una nuova serie di conversazioni che mette in connessione voci da tutto il mondo: dalla Cina agli Stati Uniti, dall’India all’Australia, dall’Europa al Giappone. Organizzato in 11 containers, 11 temi, 11 coppie di personalità note, in un dialogo unico, reso possibile dalla tecnologia.

L’11 ha un significato simbolico molto importante, rappresenta infatti la forza interiore che ognuno di noi trova per affrontare i momenti di crisi”, commenta Linda Loppa, curatrice del progetto e uno dei volti più influenti nel mondo della moda.

ICEBREAKERS si inserisce nella cornice di Living Room, il salotto della cultura contemporanea di Manifattura Tabacchi, nato nel 2019 per accogliere conversazioni tra personalità competenti nel proprio settore di appartenenza. Nel 2020, Living Room ha ripreso vita in un formato digitale, evolvendosi nella forma di un vero e proprio programma interdisciplinare composto da progetti culturali realizzati ex-novo secondo delle coordinate tematiche.

Appuntamenti raggiungibili ogni settimana, puntuali alle ore 11, sul sito e sul canale Youtube di Manifattura Tabacchi e sulla IGTV di NAM – Not a Museum, 11 dialoghi inediti guidati da Linda Loppa.

In un momento di crisi e ridefinizione degli assetti sociali, culturali, economici e politici, quale ruolo riveste la produzione culturale? Questo e altri interrogativi saranno al centro delle conversazioni in cui i protagonisti offriranno il proprio vissuto e le proprie conoscenze, mostrando come la comunicazione e la connessione tra universi apparentemente distanti possano fornire soluzioni innovative.

Ciascun container rappresenta uno spazio concettuale all’interno del quale avviene un confronto tra i due protagonisti, senza porre limiti alla provocazione del pensiero: ICEBREAKERS attiva attraverso i suoi dialoghi connessioni tra esperienze e background diversi per trasformare i nuovi spazi digitali in luoghi dove stimolare idee e soluzioni fuori dagli schemi abitualmente consentiti.

Sono già andati in onda i primi due appuntamenti THE CRITICAL CONTAINER in cui Angelo Flaccavento, critico di moda, scrittore e poeta, e Anna Yudina, autrice nei campi dell’architettura, del design, dell’urbanistica e del pensiero cross-disciplinare, discutono il ruolo della critica come strumento di comprensione dell’altro e di riconciliazione tra l’interno e l’esterno del sistema.

Ecco gli appuntamenti in programma fino al 25 marzo 2021.

28 gennaioTHE SPEAKERS CORNER, Anne Timerman, co-fondatrice di TM/R, studio creativo a New York, e Sam Cotton, creative consultant, creative director, designer e consulente per l’innovazione della moda con sede a Londra, conversano sull’uso della tecnologia in relazione ai processi di ideazione e produzione dei brand.

4 febbraioTHE DIGITAL CONTAINER, Karchun Leung, art director, designer coach e fashion consultant in Cina, e Valerio Mannucci, co-founder della casa editrice italiana Nero a Roma, si interrogano sul ruolo dell’editoria, della scrittura e del linguaggio nella società contemporanea, a fronte dei radicali cambiamenti generati dalla pervasività del web.

11 febbraioTHE NOW CONTAINER, Ting Ting Zhang, ideatrice di Cloud HAT e Gianfranco Villegas, fondatore del brand SelfMade, danno una lettura intima ed estremamente lucida dell’industria della moda contemporanea, illustrando come le nuove generazioni si muovano tra campi anche distanti tra loro per cercare delle soluzioni, combinando le possibilità offerte dalle nuove tecnologie.

18 febbraioTHE LITTLE HISTORY CONTAINER, Stefan Siegel, fondatore di NotJustALabel, NJAL, a Los Angeles e Alessio de’Navasques, co-creatore del progetto Artisanal Intelligence, curatore e scrittore di base a Roma, si prendono cura dell’artigianalità e del tempo, dando valore e importanza alle creatività che emergono fuori dai tradizionali centri della moda e del business.

25 febbraio – THE PATTERN CONTAINER, Minna Palmqvist, fashion designer con base a Stoccolma, e Adele Varcoe, artista e designer a Melbourne, ripercorrono gli schemi e le tessiture della moda e dell’arte cercando di tracciarne i confini.

4 marzoTHE SCIENCE CONTAINER, Suket Dhir, Fashion Designer di base a New Delhi e Armando Chant, artista, curatore e accademico con background nell’industria della moda, di Sidney, Australia, sono legati l’uno all’altro dai tessuti, un medium che entrambi usano come espressione identitaria e strumento di indagine culturale e sociale. Insieme, ripensano il sistema produttivo della moda in maniera più sostenibile, nella ricerca di un equilibrio tra produzione e consumo.

11 marzo – THE SURPRISE CONTAINER, Kristofer Kongshaug, executive creative director di Boon Paris, e Geert Bruloot, curatore e art director con base ad Anversa, intrecciano le rispettive conoscenze ed esperienze legate al retail, al design, all’arredamento e alla moda, lasciandosi andare a un dialogo volto alla ricerca dell’innovazione e di nuove visioni per il futuro.

18 marzoTHE BRAIN CONTAINERFabien Beckers, fondatore di Invention Factory a San Francisco e Sissel Tolaas, Smell Researcher e artista di base a Berlino, si trasforma in un confronto tra esperienze tanto diverse quanto complementari, poiché partono entrambe da un presupposto: una profonda curiosità per il mondo circostante e il desiderio di mettere a frutto le conoscenze acquisite per cambiarlo in meglio.

 25 marzo – THE DINING CONTAINER – Hirofumi Kurino, co-founder e oggi senior advisor del gruppo retail giapponese United Arrows e Linda Loppa regalano al pubblico un momento di convivialità ideale e virtuale nel quale si affrontano trasversalmente tutti i container del progetto ICEBREAKERS e si tirano le somme per preparare il terreno alle connessioni future.

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