Ecco perché ascoltare Vent’anni, il nuovo singolo dei Måneskin. Una lettera aperta e senza filtri dedicata alla Generazione Z
Vent’anni… L’avete già ascoltato? Il nuovo brano, provocatorio e provocante, dei Måneskin che mandano un messaggio potente alla Gen.Z
Metti insieme il gruppo rivelazione del 2017 che in questi anni ha conquistato la nuova generazione di ascoltatori – ma non solo – più un testo senza sovrastrutture e un grande fotografo come Oliviero Toscani ed ecco servito un nuovo successo che non è fine a se stesso, anzi… Vent’anni dei Måneskin è un nuovo manifesto che invita all’autenticità.
Da oggi, disponibile su tutte le piattaforme digitali, il nuovo singolo che segna il grande ritorno dei Måneskin.
La band italiana più irriverente e provocatoria che ha conquistato le classifiche negli ultimi tempi, presenta Vent’anni, il nuovo brano. Una canzone che il gruppo dedica alla propria generazione, un messaggio carico di libertà e di voglia di lasciare il segno. Già dagli esordi, iniziando a esibirsi live da giovanissimi nelle strade di Roma, i Måneskin, con la loro carica, hanno spazzato via stereotipi di genere, mescolando influenze e stili in un mix originalissimo e unico, arrivando a collezionare con il primo tour 67 date sold out in Italia e in Europa, oltre a 14 dischi di platino e 5 dischi d’oro.
Con Vent’anni i Måneskin si rivolgono alla Generazione Z cresciuta a pane e social dove l’apparenza, l’essere quello che non si è e l’hating sono spesso fonte di grande ansia. Luogo dove si sente l’impossibilità di vivere un amore liberamente seguendo le proprie inclinazioni per colpa di stereotipi e pregiudizi. Messaggio reso ancora più forte tramite l’immagine realizzata dal grande Oliviero Toscani che li ritrae senza filtri per liberarsi dalle sovrastrutture.
I Måneskin riservano tante belle sorprese al loro pubblico: un singolo, un’anteprima sensazionale sul Palatino trasmessa via web e una cover firmata dal grande fotografo Oliviero Toscani.
Damiano, Victoria, Thomas e Ethan, semplicemente i Måneskin, tornano per la felicità di tutti i loro fan con il nuovo brano “Vent’anni” lanciato con una super anteprima nella web-serie “Star Walks – Quando il PArCo incontra la musica”, e una performance live nell’ineguagliabile scenario dei palazzi imperiali sul Palatino, un’esibizione senza pubblico in uno dei luoghi più iconici al mondo. Puntata che sarà trasmessa anche il prossimo 2 novembre sul canale Youtube del Parco archeologico del Colosseo.
A distanza di due anni dall’album di debutto “Il ballo della vita”, doppio disco di platino, i Måneskin ritornano sulla scena con un brano diretto e introspettivo che dà il via a una nuova fase del gruppo.
Scritta dai Måneskin e prodotta con Fabrizio Ferraguzzo, “Vent’anni” è una rock ballad cruda e contemporanea presentata in forma di lettera aperta in cui si intrecciano i pensieri di Damiano con quelli del suo alter ego più maturo, dando vita a un dialogo che vuole incoraggiare i ventenni spesso già disillusi sotto il peso dei giudizi e delle incertezze sul futuro.
“Ho scritto quello che io stesso avrei voluto sentirmi dire da qualcuno più adulto ora che ho vent’anni” racconta il cantante. Parole rivolte ai coetanei, ma che fanno ricordare anche a chi ventenne non lo è più quanto “farà male il dubbio di non essere nessuno”, quanto a quell’età faccia paura, ma allo stesso tempo sia naturale sbagliare, spinti dal desiderio di fare qualcosa di grande perché “sarai qualcuno se resterai diverso dagli altri”.
Ad accompagnare l’uscita del brano il fotografo Oliviero Toscani. L’artista firma la campagna di lancio ritraendo la band con un’immagine che vuole essere un messaggio forte, senza filtri: liberarsi dalle sovrastrutture ed essere autentici, se stessi, senza veli inutili.
“Libertà non vuol dire essere liberi di fare ciò che si vuole. – riflette Oliviero Toscani – Io, per esempio, mi sento libero quando sono incatenato a un progetto, perché in quel momento mi libero di tutti i miei complessi e limiti. Ecco per me essere libero è liberarsi dei complessi, non aver paura di sbagliare, di ricominciare, vuol dire di essere libero di rimettere tutto in discussione.”