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IED LANCIA CLOSE(D), IL NUOVO PROGETTO CREATIVO SULLA QUARANTENA

Close(d) - IED

Dopo aver stimolato la fantasia e la creatività con i racconti illustrati nel periodo dell’isolamento, IED presenta Close(d), il progetto creativo che nasce pensando al gioco di parole in lingua ingleseStay Close(d), stai chiusoma anche stai vicino – come linea guida per esprimere, attraverso visual grafici, i punti di vista personali e sociali che la quarantena da Covid-19 sta portando nelle vite di tutti noi. Per riflettere su come la distanza stia in realtà diventando solo una diversa vicinanza.

Close(d) - IED

Steven Dana (USA) –  Professional illustrator

Il design non è altro che intelligenza resa visibile, pensieri che prendono una forma per parlare a quegli occhi che potranno poi vedere il risultato finalecommenta Liuzzo. La grafica, in fondonon serve a decorare, né a risolvere i problemi, ma è lo strumento che può puntare il dito verso di essi, verso una visione differente o una soluzione efficace degli stessi.

Close(d) - IED

Ambre Carladous – IED Milano student

Close(d) rappresenta la nuova sfida creativa lanciata da Giuseppe Liuzzo – coordinatore del Corso di Graphc Design IED Milano – in prima battuta ai suoi studenti e ai colleghi docenti dellIstituto Europeo di Design, e presto estesa al mondo. A rispondere alla sua chiamata, infatti, sono stati oltre 170 creativi – Alumni, studenti di altre scuole creative, professionisti, firme della comunicazione visiva realizzando più di 200 visual sul tema Stay Close(d), attraverso cui emerge come, ormai ovunque, stare fisicamente lontani gli uni dagli altri non sia una barriera al sentirsi uniti. I lavori – che si possono ammirare in questa ampia gallery – sono arrivati da USA, Pakistan, Corea, Cina, Ucraina, Argentina, Spagna, oltre che naturalmente dallItalia.

La sfida Stay Close(d) nasce – come le due simili che lhanno preceduta con successo nelle scorse settimane di quarantena – con lobiettivo iniziale di creare, anche a distanza, un senso di comunità tra gli studenti in isolamento. Per mantenere quel confronto costruttivo che prosegue anche fuori dalle aule, nei cortili, tra una lezione e laltra, anche scherzando; per far sentire dunque vicini i giovani creativi e permettere loro di esprimere, attraverso la comunicazione visiva, i risvolti quotidiani della situazione che stiamo vivendo: emozioni, mancanze, speranze, punti di vista, pensieri, il tutto con romanticismo ma a anche con ironia.

Dopo la prima sfida lanciata quasi per gioco ai soli studenti, con linvito a raccontare il proprio isolamento e la lontananza da Milano (ne sono nate le 40 cartoline dalla quarantena della serie “Mylan”), la seconda sfida The Real Virus ha dato voce agli infestanti altridella società, ciò che già adesso e maggiormente nel nuovo mondo post pandemia andrà evitato, combattuto, sconfitto: dalla cattiva politica al razzismo, dallignoranza alle fake news fino allinfodemia.

Adesso è il turno della vicinanza nella chiusura. Con questo ultimo tema – Stay Close(d) – chiudere liniziativa sarebbe stato ipocrita e sbagliato. Ecco dunque che si è deciso di aprirla a chiunque, studente, professionista, docente. Italiano o straniero. Un tema che parla di chiusura deve essere APERTO conclude Giuseppe Liuzzo.

Oltre ai tanti studenti IED che hanno aderito (più di 70, sia italiani che stranieri, andati via da Milano o rimasti in città, lontani dalle famiglie), a rispondere alla sfida sono stati quindi anche studenti o docenti di altre Scuole, ma anche firme illustri del mondo del design visivo, come si evince dalla gallery.

Partita intanto già la quarta sfida creativa, dal tema ContagioUS, per riscoprire i valori e significati positivi di questa parola tanto usata – e con connotazioni negative – in questi mesi.

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