Al MUDEC la storia della relazione tra l’essere umano e il robot, il fascino antico esercitato sull’uomo dal suo doppio tecnologico, l’incessante aspirazione a creare automi dotati delle abilità più disparate, i risultati concreti finora raggiunti, le frontiere della robotica contemporanea e futura, e infine le questioni etiche e le riflessioni sociali che il superamento continuo di queste frontiere solleva.
Realizzata in collaborazione con l’Istituto di Bio Robotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, il principale istituto universitario dedicato alla ricerca sulla robotica in
Italia, questa mostra raccoglie un gran numero di meraviglie tecnologiche e robotiche, ricco di suggestioni e di riflessioni e insieme interattivo e a misura di
bambino.
La mostra è diretta infatti a differenti tipi di pubblico: agli adulti che troveranno una chiave di lettura sul futuro, alle scuole che avranno modo di entrare nel mondo della ricerca universitaria e con i temi più attuali del dibattito sulla robotica oggi, alle famiglie che potranno sperimentare l’interazione con alcuni dei robot più all’avanguardia del mondo.
La mostra offre l’occasione per toccare – letteralmente con mano e con cuore – cosa voglia dire poter interagire con un robot in tutte le sue forme.
Protagonisti della prima parte del percorso saranno gli automi antichi (in mostra, tra gli altri, l’Automa Torriani, l’Automa Settala e l’Automa di Diana Cacciatrice).
Proseguendo nelle sale ci si muoverà interagendo con gli ultimissimi esemplari di robot umanoidi: simpatici e comunicativi, i cosiddetti robot emotivi sono progettati per vivere
a fianco dell’uomo ed accompagnarlo nelle sue attività quotidiane. Tra questi Sanbot Elf, Pepper, Nao, RoboThespian, accoglieranno i visitatori muovendosi e parlando con loro, rendendo possibile l’esperienza diretta di ciò che significa comunicare con un alter ego artificiale.
Un’esperienza che permetterà di osservare l’avanzato livello tecnologico dei robot, sperimentando le emozioni che vengono suscitate dall’interazione con essi, apprezzandone gli aspetti ludici e comprendendone le utilità sociali.
Fondamentale per capire le potenzialità della robotica applicata sarà la sezione dedicata alla bionica: in mostra le più avanzate componenti bio robotiche high tech progettate
dall’Istituto Sant’Anna di Pisa e da altri centri di ricerca, come l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), altra eccellenza italiana nella quale vengono prodotti prototipi di fama internazionale. Si potranno inoltre testare direttamente il funzionamento di alcuni esperimenti di telepresenza e conoscere il lavoro dei ricercatori italiani attraverso le webcam in collegamento con gli istituti di ricerca.
Quanto ai CoBot, la mostra ospiterà una selezione di alcuni avanzati robot e dispositivi idonei ad intervenire in situazioni di emergenza e in ambienti ostili alla presenza dell’uomo, come ad esempio Walkman, l’imponente robot umanoide nato nell’ambito di un progetto europeo e creato nei laboratori dell’IIT, al fine di intervenire negli scenari di disastri ambientali come incendi o terremoti, oppure Soryu, il robot-serpente che è intervenuto nella catastrofe di Fukushima, alla ricerca di superstiti.