Un talk su Design&Food, come dal titolo del libro – metà racconto testuale, metà fotografico – scritto dagli architetti Mario Redaelli e Matteo Moscatelli (docenti in IED Milano).
La ricerca del rapporto tra design e cibo, soprattutto in questi ultimi anni, sta conoscendo una fase di rinnovata attenzione, decretando la nascita e lo sviluppo di una nuova idea di ristorazione, particolarmente nell’ambito del fine dining. Un’analisi delle tendenze contemporanee in questo campo mostra infatti come, per compiere un’esperienza gastronomica in senso ampio, sia necessario pensare ad ambiti del progetto che sono molteplici e interrelati, che coinvolgono non solo il campo del food design, ma anche quello del product e dell’interior.
Per quanto i tre attori coinvolti – lo chef, il designer, l’architetto – abbiano un obiettivo comune, quello della costruzione di un’esperienza, diverse sono le modalità attraverso questa finalità può essere perseguita.
Partendo dal riconoscimento delle differenze riguardanti gli orizzonti problematici – riguardanti la composizione della “cassetta degli attrezzi” coinvolti nell’atto creativo, e riguardanti i diversi livelli di interazione con i potenziali utenti – gli autori hanno cercato di comprendere se, come in alcune esperienze storiche del passato, è ancora possibile rintracciare da una parte alcuni riferimenti dell’immaginario comuni a questi tre campi, dall’altra eventuali elementi ricorrenti dal punto di vista dei processi, delle metodologie di lavoro, o del confronto con alcune questioni trasversali come quella della sostenibilità ambientale e sociali