‘Snow Art.Dolomiti Romantiche’.Visioni di bellezza da tre fotografi d’eccezione
La maestosità dei paesaggi dolomitici raccontata attraverso lo sguardo di tre fotografi d’eccezione: dal 4 gennaio al 7 aprile 2019 Lagazuoi Expo Dolomiti, a una quota 2.778 metri, ospita gli scatti di Pierluigi Orler, Gustav Willeit e Stefano Zardini, artisti di valenza internazionale che hanno le loro radici in questo territorio. Le immagini, proiettate sulle pareti, restituiscono la luminosità eterea e le forme cangianti di un panorama unico, tra architetture vertiginose e dune candide .
Una funivia sospesa tra le nuvole, un osservatorio speciale sulla bellezza: Lagazuoi Expo Dolomiti, ad una quota 2.778 metri, propone “Snow Art.Dolomiti Romantiche”, una mostra temporanea che crea un affascinante gioco di rimandi e rispecchiamenti tra interno ed esterno,attraverso il panorama circostante e le immagini in esposizione.
Siamo nel cuore del comprensorio Dolomiti Superski,a metà strada tra Cortina d’Ampezzo e l’Alta Badia: in pochi minuti la funivia Lagazuoi ci porta a una Dimensione speciale e, di fronte alla maestosità di una natura sconfinata che ha preso forma in milioni di anni. Un’immagine di pura bellezza Che viene elaborata dallo sguardo di Tre Fotografi d’eccezione: i loro scatti, grazie a un sapiente uso della tecnologia, vengono proiettati sulle pareti di Lagazuoi Expo Dolomiti, il polo espositivo inaugurato nel febbraio 2018.
Pierluigi Orler, Gustav Willeit e Stefano Zardini, Esponenti eEclettici della Fine Art Photography e Della Neve Arte, hanno Girato il mondo con la macchina fotografica al collo, ma sono “artisti di casa”: provengono Dalla Val di Fiemme, Dalla Val Badia e da Cortina d’Ampezzo. La loro sensibilità si è formata attraverso queste visioni, eppure hanno mantenuto intatta la capacità di meravigliarsi davanti a un paesaggio a loro familiare come se lo vedessero per la prima volta, trasfigurandolo in un’immagine nuova.
In fondo è il nostro sguardo umano a plasmare il panorama, trasformare la realtà in un’esperienza di visione condivisibile con la collettività. Le montagne vengono restituiite allì’emozione di una ri-scoperta estetica. E’ un mondo nella sua essenza primitiva, immenso e fragile, catturato su pellicola da tre artisti visionari, capaci di lavorare per sottrazione, isolare frammenti di eternità e restituirceli intatti.