Le I Wonder Stories, ossia l’evento mensile per poter vedere su grande schermo i documentari più straordinari e le storie più rivelatrici, una serie di uscite costruite su misura con un approccio totalmente innovativo, in cui il film del mese è impreziosito e accompagnato da contenuti speciali che la arricchiscono. ALMOST NOTHING. CERN: LA SCOPERTA DEL FUTURO arriva al cinema il 18, 19, 20 e 21 novembre.
Il film è un viaggio all’interno di una delle istituzioni scientifiche più importanti al mondo, il CERN di Ginevra. Ma il punto di vista del racconto non è solo prettamente scientifico: la regista Anna de Manincor del collettivo ZimmerFrei lascia il Bosone di Higgs e le onde gravitazionali sullo sfondo e punta l’obbiettivo sugli esseri umani che lavorano in questo labirinto di corridoi, cavi e componenti metallici di alta precisione. E ci porta a scoprire una comunità di scienziati votata alla ricerca e alla scoperta del futuro, abitanti di una vera e propria città in cui non c’è spazio per i concetti di nazionalità o religione e in cui è possibile cambiare le sorti dell’intera umanità.
Se vi siete mai chiesti dove siano state concepite alcune fra le innovazioni tecnologiche più importanti per l’uomo, la risposta è servita: in una caffetteria. In particolare, nella caffetteria del CERN, l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare. Sul confine tra la Francia e la Svizzera, il CERN non è solo il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle, ma una vera e propria cittadella, dove menti brillanti da tutto il mondo si confrontano ogni giorno per cambiare, letteralmente, le sorti dell’umanità.
Dagli aneddoti sulle scoperte più audaci – come una cosetta che si chiama World Wide Web – alla prima fotografia non scientifica apparsa in rete, un ritratto della girl band ufficiale del CERN (Les Horribles Cernettes, ça va sans dire) che senza volerlo aprì la strada a tutti i social network, ALMOST NOTHING. CERN: LA SCOPERTA DEL FUTURO osserva con passione e ironia una comunità scientifica al lavoro.