The Yoko Ono Film Festival: a Roma la retrospettiva che, con video e cortometraggi, racconta una tra le artiste più controverse della storia dell’arte concettuale.
Una selezione di quattordici lavori storici, prodotti da Yoko Ono negli anni 1966-1982 e già presentata presso il Whitney Museum of American Art di New York nel 1991, a cura dell’American Federation of Arts a cui si aggiungono Painting to Shake Hands, ARISING e Bad Dancer, realizzati nel biennio 2012-2013. Tutti questi lavori saranno i protagonisti di un evento speciale che avrà luogo negli spazi dello Studio Stefania Miscetti a Roma, lo stesso studio che insieme a 2RC Edizioni d’Arte presenta dal 23 al 27 ottobre 2018 la retrospettiva sull’artista che sin dagli anni Sessanta ha basato la sua ricerca artistica concettuale su musica, scrittura, installazioni, pittura e disegno.
Il Festival è il settimo progetto che nasce dalla collaborazione tra l’artista e lo Studio, preceduto da A Piece of Sky (1993), Lighting Piece (1995), la già citata partecipazione a Projected Artists (1996), le proiezioni in Piazza del Popolo per il Capodanno 1998, ed infine I’ll Be Back e SMILE al MACRO Testaccio (2010).
Un appuntamento inserito in occasione di Videocittà, la rassegna culturale della Capitale che si tiene dal 19 al 28 ottobre, in concomitanza con la Festa del Cinema di Roma e con il MIA – Mercato Internazionale dell’Audiovisivo, con oltre sessanta eventi mirati, vuole aggiungere un capitolo nuovo nella storia di un polo da sempre fondamentale per la settima arte. Un modo innovativo di guardare il cinema e l’audiovisivo, per farli dialogare con nuove forme creative, artistiche e tecnologiche e far concorrere Roma e l’Italia in un panorama internazionale complesso ed estremamente competitivo.