“BRUCE SPRINGSTEEN. FURTHER UP THE ROAD. THE PHOTOGRAPHY OF FRANK STEFANKO” è una mostra che attraverso le fotografie di Frank Stefanko, ripercorre i primi anni della carriera di uno dei cantautori e musicisti icona vivente del rock americano, Bruce Springsteen.
Stefanko e Springsteen si incontrano grazie a Patti Smith, che aveva lavorato assieme al Boss su “Because the Night” ed era amica di Stefanko sin dai tempi del college, quando già il fotografo la usava come uno dei suoi soggetti, uno tra i primi ad immortalarla ad inizio carriera. Fu la stessa Patti a consigliare a Bruce di incontrarsi con il fotografo che all’epoca lavorava ancora part time nella lavorazione carni. Sin da subito i due creano un forte rapporto di collaborazione che sarebbe durato negli anni. Molte erano infatti le cose che avevano in comune: non solo ovviamente la passione per la musica, ma anche l’estrazione sociale. Provenivano infatti entrambi dal New Jersey, da famiglie appartenenti alla classe operaia, figli di madre italiana, condividevano insomma un background culturale che gli permise di stringere subito amicizia e di far permeare i propri valori nel loro comune lavoro.
Lo shooting si svolse in un’unica fredda giornata invernale a Haddonfield, New Jersey, e Stefanko lavorò con il solo aiuto di una luce sostenuta dal figlio teenager dei vicini. Anche le location del servizio erano molto domestiche: la camera da letto del fotografo stesso con una vistosa carta da parati floreale, le strade della periferia ancora innevate, i gradini delle case popolari. Nella sua autobiografia Springsteen ricorda:“Le fotografie di Frank erano crude. Il suo talento è quello di spogliarti della tua celebrità, del tuo artificio e arrivare a te. Le sue foto erano ricche di semplicità e poesia di strada. Erano incantevoli e vere, ma non erano perfette. Frank cercava la tua vera essenza e naturalmente ha intuito i conflitti con i quali stavo venendo a patti. Le sue foto hanno catturato le persone di cui stavo scrivendo nelle mie canzoni e mi hanno mostrato quella parte di me che era ancora come loro. Avevamo altre opzioni per la copertina dell’album, ma non avevano la stessa “fame” delle foto di Frank.”
Springsteen, che prima di “Darkness on the edge of town” aveva già pubblicato tre album in studio, tra cui “Born to run”, fu quindi evidentemente colpito dal talento per la fotografia di Stefanko, ma ciò non di meno voleva mantenere il totale controllo sulla lavorazione dell’album, parte grafica compresa; non per nulla il suo soprannome è The Boss. Fu quindi una sua scelta personale quella della fotografia che divenne la copertina del nuovo album, proprio una di quelle scattate in camera da letto.
Nativo del New Jersey, Frank Stefanko fotografa da oltre cinquant’anni. Autodidatta da ragazzo, ispirato dai film noir e dai grandi maestri della fotografia come Edward Steichen, Alfred Stieglitz e Diane Arbus, si è distinto nell’arte e nella fotografia sia alle superiori che al college. Le sue fotografie sono state utilizzate sulle copertine degli album di Bruce Springsteen Darkness On The Edge Of Town e The River,Hearts of Stone di Southside Johnny, e del cofanetto The Arista Years 1975/2000 di Patti Smith.È l’autore del libro Giorni di sogni e di speranza. Un ritratto intimo di Bruce Springsteen di cui è stata di recente stampata una seconda edizione. È anche l’autore di Patti Smith / American Artist, volume che comprende una serie di magnifiche immagini di una giovane artista emergente, Miss Patti Smith, tra il 1970 e il 1980.