Apertura speciale della Grande Arte al Cinema che celebra il prossimo anniversario dei 30 anni dalla morte di uno degli artisti più fantasiosi, irruenti e imprevedibili del ‘900: Salvador Dalí . Il film evento -in programma il 24, 25, 26 settembre – da agli spettatori l’opportunità di spingersi oltre al personaggio, quell’opera d’arte vivente che Dalí fu in grado di costruire, per conoscere da vicino il pittore e l’uomo, così come gli spazi da lui ideati che hanno contribuito a plasmare l’immortalità di un genio.
Salvador Dalí. La ricerca dell’immortalità propone un viaggio attraverso la vita e l’opera di Salvador Dalí, e anche di Gala, sua musa e collaboratrice.Un percorso che ha inizio nel 1929, anno cruciale sia dal punto di vista professionale che personale, fino alla morte di Dalí, nel 1989. È nel 1929, infatti, che l’artista si unisce al gruppo surrealista, suscitando le ire di suo padre che non accetta un cambiamento così radicale e tenta di allontanarlo da Cadaqués, luogo dove Dalí trascorre le estati soleggiate con la famiglia prima della rottura . Nello stesso anno l’artista incontra Gala, l’amore intenso di una vita, una donna che comprende il suo talento e le sue ossessioni, una musa che lo ispira e con cui sperimenta piaceri e divertimenti, ma che allo stesso tempo sa riportarlo alla realtà e gli restituisce l’equilibrio necessario. Vicende non scontate, che attraversano luoghi della sua vita come l’adorata casa a Portlligat, l’officina casalinga che, dalle finestre che si ingrandiscono con i progressivi ampliamenti dell’edificio, accoglie tutti i colori della Catalogna e i paesaggi tipici delle opere Dalí. In origine una cella di soli 22 metri quadri, proprietà di Lidia, una figura paesana che con la sua “follia plastica” e “cerebro paranoica” influenzò spiritualmente l’artista: un piccolo nido appena sufficiente per due che negli anni si trasforma in un’enorme casa studio circondata da uliveti, frequentata da artisti, personaggi pubblici e giornalisti.
Salvador Dalí. La ricerca dell’immortalità, è realmente un film evento capace di farci penetrare nell’animo creativo, geniale, tormentato, di colui che secondo il regista Alfred Hitchcock era “il miglior uomo in grado di rappresentare i sogni” e replicare il mondo del subconscio.Un tour delle sue creazioni, la contemplazione della sua vita così intrecciata a quella di Gala, immagini e documenti, alcuni dei quali completamente inediti. Un pittore che ha fatto di se stesso una straordinaria ed eccentrica opera, capace di assicurargli un posto tra i grandi maestri e nel mito e di regalargli quell’immortalità che ha cercato per tutta la vita. Messo allo specchio, appena nato, con la morte di un fratello che si è sempre sentito di dover riscattare e che lo ha spinto, così dichiara l’artista, a eccedere sempre nel corso della vita.