ANDIAMO A VISITARE LE TORRI DELL’OROLOGIO PIU’ FAMOSE
Il tempo che scorre assume da sempre per l’uomo una doppia valenza: regolatore dei ritmi di vita e ossessione per la sua fugacità. Per esorcizzare questo ultimo aspetto poeti, letterati ed artisti hanno idealizzato nelle proprie opere questo concetto, basti pensare alla pittura metafisica di Salvador Dalí che ne La persistenza della memoria raffigura l’ambiguità del tempo. Ma il tempo e la sua misurazione sono i protagonisti di vere e proprie opere monumentali che l’uomo ha costruito nel corso dei secoli: divenute icone di una città, sono interessanti monumenti da visitare e che spesso celano curiosi aneddoti sulla storia di un luogo. In occasione del passaggio dall’ora solare a quella legale …
LONDRA – BIG BEN .È la torre dell’orologio per antonomasia e non potrebbe essere diversamente, visto che da metà Ottocento il Regno Unito ha definito i nuovi standard dell’ora mondiale. La torre dell’orologio del Palazzo di Westminster, è meglio conosciuta come Big Ben, anche se questo è in realtà il soprannome della campana più grande. Inconfondibile la sua melodia, che rievoca nei rintocchi l’immagine di Londra.
TORRE DELL’OROLOGIO A VENEZIA .Venezia ospita una delle torri dell’orologio più particolari ed ammirate, ovvero quella con i due mori in Piazza San Marco. Le fattezze rinascimentali del quadrante dell’orologio in oro e smalto blu, che segna ora, giorno, fasi lunari e zodiaco, passano in secondo piano rispetto alle due statue in bronzo poste sulla terrazza della torre, raffiguranti due pastori (il moro “vecchio” con la barba e quello “giovane” senza) che battono con una mazza le ore su una grande campana. Una curiosità: il soprannome “mori” è stato attribuito dai veneziani per il loro colore scuro.
PRAGA – OROLOGIO ASTRONOMICO .L’Orologio Astronomico di Praga, oltre ad essere oggigiorno una delle più importanti attrazioni turistiche della città, è un perfetto esempio della volontà dell’uomo di idealizzare il concetto di tempo – emblematica è l’allegoria della morte con la clessidra in mano. La torre custodisce un complesso meccanismo che permette non solo il funzionamento dell’orologio stesso, ma che sovrintende anche all’animazione del “Corteo degli Apostoli”, un meccanismo che, allo scoccare di ogni ora, mette in movimento le figure dei 12 Apostoli. Secondo una leggenda popolare, Hanuš z Růže, costruttore del meccanismo, fu accecato per ordine dei consiglieri della città di Praga per impedirgli di costruirne un altro simile. Per vendicarsi, Hanus fermò l’orologio e lo riattivò soltanto quando il consiglio della città lo supplicò di farlo, e come ricompensa gli permise di continuare il mestiere di orologiaio.
MOSCA – LA TORRE SPASSKAJA .C’è un po’ di Italia a Mosca, nella Torre Spasskaja, la torre principale del Cremlino, costruita a fine ‘400 dall’architetto Pietro Antonio Solari. In origine non aveva un orologio, posizionato verso la fine del ‘500, mentre la famosa stella rossa fu posizionata nel 1935 per volontà di Stalin in sostituzione dell’aquila bicipite d’oro, simbolo della Russia zarista.
ZURIGO – ST. PETERSKIRCHE .Nel Paese che ha fatto dell’industria orologiaia un’eccellenza, non poteva mancare una torre da record. É Zurigo, infatti, con la Peterskirche ad ospitare la torre con il quadrante più grande d’Europa. I suoi 8,7 metri di diametro segnano infatti un primato nel vecchio continente rimasto imbattuto dalla sua costruzione.
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