Oro alla Finlandia in entrambe le classifiche del Rapporto Mondiale sulla Felicità 2018:
I risultati del Rapporto Mondiale sulla Felicità 2018 dell’ONU, che misura il livello di felicità degli abitanti di 156 Paesi e quello degli immigrati presenti in 117 Paesi, sono stati diffusi oggi durante un evento di presentazione organizzato presso la Pontificia Accademia delle Scienze, in Vaticano. Un ulteriore evento si terrà alle Nazioni Unite la prossima settimana, il 20 marzo, in occasione della Giornata Mondiale della Felicità.
L’attenzione globale verso questo report, nato nel 2012 e giunto alla sua sesta edizione, continua ad aumentare, come dimostra il fatto che governi, organizzazioni e società civile utilizzino sempre più spesso indicatori sulla felicità nei propri processi decisionali. Tuttavia, ciò che distingue questo report da quelli precedenti è la particolare attenzione dedicata al fenomeno delle migrazioni e ai livelli di felicità degli immigrati, fattori importanti da considerare, dato che sono molti i Paesi del mondo alle prese con questo complesso problema. Il report comprende quattro capitoli dedicati alla migrazione, sia interna sia internazionale, e che misurano la felicità dei migranti, quella delle famiglie lasciate nei Paesi di origine e quella degli abitanti di città e Paesi che ospitano i migranti.
Quest’anno, in base ai sondaggi raccolti tra il 2015 e il 2017, la Finlandia si posiziona per la prima volta in cima alla classifica dei Paesi più felici. Anche gli immigrati che vivono sul suo territorio risultano i più felici al mondo, per lo meno rispetto ai 117 Paesi considerati, quelli con un numero di immigrati abbastanza alto da consentire l’individuazione di campioni sufficientemente consistenti. Completano la “top ten” della classifica sulla felicità complessiva Norvegia, Danimarca, Islanda, Svizzera, Olanda, Canada, Nuova Zelanda, Svezia e Australia. Gli Stati Uniti si piazzano al 18° posto, perdendo quattro posizioni rispetto all’anno precedente. E l’Italia? Non ci è pervenuta..