Una donna che vuole a ogni costo diventare madre.Un uomo che anela al padre sconosciuto.Un intreccio di passioni e di invidie in un romanzo in cui l’assenza o l’eccesso dell’amore cambiano le vite.Senza saperlo si trovano a pensare la stessa cosa, ovvero che famiglia è forse allora la mancanza di confini, il non essere più in grado di stabilire con chiarezza l’inizio e la fine delle cose in una casa. Tutto piomba nel caos, nell’eliminazione sistematica della reciproca distanza, di quella sola cosa che sa separare e nella stessa misura avvicinare le persone.Nella vita di Clara le strade hanno nomi mutevoli, quelli dei pensieri che le attraversano la mente mentre il corpo le percorre. Si perde nella geografia della città così come nel passato da cui è fuggita da ragazza. Sposata a un uomo che non ama, insegue invano una maternità che dia senso al matrimonio e, insieme, alla sua vita. Ma quando ogni speranza sembra persa, Clara si ritrova a compiere un gesto atroce, inaspettato, e nello stesso drammatico istante a realizzare il proprio sogno. Marcel e Jean sono migliori amici. Jean vive l’amicizia con Marcel come una compensazione alla felicità mancata, sempre rimandata nell’infanzia e nell’adolescenza. Marcel, invece, non ha mai conosciuto il padre ed è una voragine quel vuoto. Soggiogato dall’amore soffocante della madre e dalla possessività dell’amico, conduce un’esistenza piatta, insignificante, indegna del suo valore. Poi, però, un giorno per Marcel arriva la gioia, una gioia che quasi non si osa dire ad alta voce. È Momoko, una donna giapponese, anche lei con un segreto doloroso che ha segnato la sua storia personale, eppure determinata a fare della propria vita la loro, rovesciando l’Oriente nell’Occidente di Marcel e insegnandogli un diverso modo d’essere e di amare.Tuttavia la gioia è complicata da gestire, soprattutto quella altrui, e quando appartiene solo a due persone, essa sa scatenare sentimenti d’odio e di vendetta in chi sta loro accanto. Roma e Tōkyō, passato e futuro, presenza e assenza si intrecciano indissolubilmente in questo romanzo che, nella crudezza che solo la verità possiede, svela i molti modi in cui si ama e si è amati.
L’autrice ,Laura Imai Messina nata a Roma nel 1981, si è laureata in Lettere all’Università La Sapienza e trasferita a Tōkyō a 23 anni, ha conseguito un dottorato presso la Tōkyō University of Foreign Studies. Insegna lingua italiana all’università ed è ricercatrice di letterature comparate. Scrive romanzi nei caffè di Tōkyō e durante gli spostamenti in treno tra le tante linee che attraversano la capitale. Abita tra Kamakura e Tōkyō insieme a suo marito Ryúsuke e ai due figli. Da qualche anno ha creato il blog Giappone Mon Amour, che ha ormai un foltissimo gruppo di affezionati lettori. Tokyo orizzontale, il suo primo romanzo, ha riscosso un ottimo successo. |