Fuoco, aria, acqua, terra: i quattro elementi naturali da cui, secondo le teoria filosofiche antiche , trae origine ogni sostanza di cui è composta la materia. Secondo queste teorie, ogni essere e ogni cosa esistente è costituita da un miscuglio di questi quattro elementi, presenti in quantità variabile: il fuoco, elemento purificatore e vivificatore; l’aria, energia vitale che, sotto forma di respiro, ci consente di sopravvivere; l’acqua, dove la vita è cominciata, inarrestabile e, infine, la terra, solida e rigogliosa, che nutre e accoglie i semi, facendoli germinare.
ARIA: ARGENTINA .IN PATAGONIA LUNGO LA MITICA RUTA 40
La Patagonia è una terra di grandi pianure aride, tipo steppe, cinte dalla Cordigliera andina e da altopiani pietrosi completamente brulli e privi di vegetazione. In questo ampio territorio scorre per 5.000 km, come un nastro grigio, la mitica Ruta 40, uno dei tracciati più lunghi e celebri del mondo, strada di avventurieri, esploratori, scrittori che conduce alla fin del mundo. In questa landa desolata e remota, si assapora davvero un enorme senso di libertà, di mancanza di confine, un’aria di frontiera e di infinito; qui, dove gli uomini sono rari, i venti soffiano impetuosi: lo zonda, vento caldo che spira spesso dalle cime e crinali delle Ande cilene, trascinando detriti e polveri, e che supera non di rado i 120 km/h, il pampero, vento freddo e secco che soffia fra la Patagonia e le vaste distese pianeggianti della Pampa in Argentina e Uruguay, causando un calo delle temperature di oltre 10°C -12°C in meno di 24 ore, o il celebre e temuto vento a raffiche, capace di spazzare e battere la terra e chi la calpesta.
ACQUA :VIETNAM E CAMBOGIA
La Baia di Halong, il delta del Mekong, il Fiume dei Profumi, i laghetti d’acqua in cui si specchiano i templi montagna di Angkor: tutto è acqua in Vietnam e nella piccola Cambogia. Acqua per irrigare le risaie, acqua come via di comunicazione, acqua che scende dal cielo e scorre in terra, acqua che lambisce i confini, acqua per abbellire e per dissetare, acqua dove lavare i bufali e dove tuffarsi per trovare refrigerio; persino i mercati galleggiano sul fiume, a bordo di piccole imbarcazioni che ospitano mercanti vocianti.
E accanto all’acqua, il verde dell’erba, dei germogli di riso, del bambù che ondeggia al vento, delle foreste che avvolgono e proteggono i templi: un’atmosfera incantata, che cela una vita in perenne fermento.
FUOCO :ISLANDA
L’Islanda è terra di contrasti: il bianco della neve e il nero della lava indurita, il freddo dei venti polari e il caldo delle pozze termali, il gelo atmosferico e l’accoglienza calorosa degli islandesi. Ma soprattutto, inaspettatamente, l’Islanda è terra di fuoco: sotto la crosta nera, sotto le cascate, sotto il ghiaccio e sotto le torbiere cova infatti la lava incandescente che proviene dalle viscere della terra; alla ricerca di una via di fuga, talvolta la lava rossa esce in superficie in rivoli fluidi, per solidificarsi poco dopo. Altre volte invece il calore che si accumula sotto la superficie degli specchi d’acqua si trasforma in colonne liquide alte decine di metri, i geyser: tutto attorno una nebbia tiepida avvolge ogni cosa, creando un’atmosfera magica e sonnolenta, degna delle grandi saghe del nord.
TERRA : ALGERIA
Sabbia, roccia, dune e montagne a perdita d’occhio: se c’è un luogo sul pianeta dove si ha la percezione della piccolezza dell’uomo in confronto alla magnificenza della terra, questo è certamente il deserto e, in particolare, la zona del Tadrart Acacus, nel deserto algerino.Rari alberi, nessun edificio, nessuna sorgente d’acqua visibile ad una prima occhiata: solo terra, in tutte le sue forme.In un tempo prima della storia però, qui vivevano molti animali e anche uomini che, proprio sulle pareti di roccia di questa terra aspra e inospitale, hanno lasciato tracce indelebili del loro passaggio: come tesori nascosti, i petroglifiraccontano di un’epoca in cui gli elefanti, i leoni e le giraffe pascolavano indisturbati e in cui mandrie di buoi si abbeveravano alle fonti.
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