ROBE DI KAPPA ALLA RICERCA DEI PROTAGONISTI DEL LOGO
AAA cercasi progenitore di ritratto. Kappa vuole festeggiare i cinquant’anni del logo assieme agli originari modelli che hanno prestato il profilo per realizzarlo. Tutto quello che sono riusciti a recuperare è una presunta età. L’azienda ci prova con rete.
Era il 1987 e Maurizio Vitale allora giovanissimo amministratore delegato di Maglificio Calzificio Torinese, ebbe la geniale idea di supportare la campagna dei celebri Jeans Jesus (da lui prodotti) in cui il lato B di Donna Jordan compariva altissimo sotto lo slogan “Chi mi ama mi segua”. Una di quelle campagne che ha segnato la storia pubblicitaria, realizzata dal provocatorio Oliviero Toscani. Lo stesso Vitale, stroncato troppo presto dall’Aids, è stato anche il fautore della fortunata intuizione del logo della linea Robe di Kappa, la cui iconografia raffigura un uomo ed una donna di schiena con le gambe leggermente piegate. Uno scatto che è stato incorporato nel DNA del marchio, rimasto invariato anche quando Marco Boglione nel ’94 acquista le linee dell’azienda torinese e fonda il gruppo BasicNet. Un logo che oggi si appresta a compiere il cinquantesimo anniversario e per l’occasione Boglione tenta di ritrovare i giovani modelli usati per la sua creazione datata 1968.
Un compito arduo che sa tanto di odissea dato che non è presente alcun materiale d’archivio. La questione della preziosa costruzione dell’heritage ai tempi non era ancora considerata fondamentale quanto lo è oggi che, soprattutto grazie alla tecnologia, si possono incasellare innumerevoli materiali in piccoli file da conservare in server dalla capacità di memoria infinita. In ogni caso Boglione ci prova e punta proprio sulla rete. I protagonisti dovrebbero avere ora circa settant’anni ma al momento non è dato sapere di più. Negli archivi aziendali non c’è traccia dei loro nomi, l’agenzia che si era occupata del progetto è stata chiusa ed è venuto a mancare anche il fotografo che ha realizzato lo scatto, originariamente pensato per i costumi Beatix, in seguito dirottato per la nascente Robe di Kappa, destinato ad essere uno dei brand sportswear tra i più influenti al mondo.
Non resta che confidare nei social.