Urban Nightmares al Workspace Copernico Milano: la città ci svela i retroscena più inquietanti
Fino al 22 Settembre e dal 1 Giugno, si potrà ammirare la prima mostra personale di Pier Paolo Pitacco, presso Whitelight Art Gallery – all’interno del workspace Copernico Milano Centrale, la cui vocazione è sostenere l’arte, la creatività e la cultura nell’ambiente lavorativo
Un percorso che vede i paesaggi urbani come protagonisti di metaforici incubi
Il curatore della mostra, Nicolas Ballario, ci spiega come Pitacco veda in queste immagini” una fuga prospettica che ipnotizza. Sono immagini che mettono in scena le contraddizioni dell’istinto di sopravvivenza dell’uomo : la paura di ciò che può esserci oltre, ma anche il desiderio di conoscere, di raggiungere ciò che non possiamo vedere dal nostro punto di vista.
Queste archeologie industriali ci parlano dell’architettura come cartina di tornasole della società e non stupisce che molte di queste fotografie siano state scattate in Paesi dell’est, dove i paesaggi urbani erano strumenti per nascondere l’oppressione dietro l’ordine, la desolazione dietro la funzionalità.
Sembrano porte di ingresso a una dimensione di affanno e soffocamento. Infatti a me più che dello spazio, sembra che queste fotografie parlino del tempo. Quel lasso di tempo che tra l’onirico e il tangibile, non ci permette di capire se siamo svegli o in balia di un brutto sogno. Questi paesaggi urbani sono la fase rem dell’incubo ».
Verranno esposti una serie di lavori di grandi dimensioni oltre ad una selezione della serie Vanishing Cover. Pier Paolo Pitacco incomincia nel 2012 a fotografare quella bellezza che forse scomparirà per sempre. Fotografa le copertine di dischi che gli ritornano alla memoria, ma anche cover che attirano la sua attenzione. Le fotografa guardandole come oggetti dai quali vole estrarre una bellezza che va anche oltre il loro apparire, cerca un taglio, un particolare, una rifrazione della luce che cambia completamente la copertina stessa trasformandola in qualcosa di nuovo, da un punto di vista differente.
Durante l’inaugurazione della mostra verrà proposta la Urban Nightmares Experience in cui si potrà entrare a far parte dell’opera attraverso uno scatto personalizzato dell’artista realizzato con Polaroid, vivendo l’esperienza dell’artista con l’artista. La scelta dei luoghi, le sensazioni e le emozioni che archeologie industriali isolate nella folla hanno suscitato in lui
I colori, le cromie e i suoni. Mosca, Zurigo, Parigi, Milano e Berlino. Un viaggio. Una ricerca che oggi l’artista porta in mostra e condivide, per un solo giorno, con i visitatori che vorranno farne parte.
La polaroid verrà consegnata, contestualmente, firmata e autenticata con una limited edition di plexi-boxes. Inoltre, artista e curatore selezioneranno 3 foto che verranno pubblicate su una delle più importanti riviste di fotografia.